Maria Grazia Chiuri della maison Dior curerà gli abiti dei danzatori della compagnia israeliana L-E-V in scena il 5 aprile al Teatro Ariosto di Reggio Emilia
Una stagione di Danza con tante soprese quella della Compagnai LEV che significa “cuore in ebraico” in scena negli spettacoli della Fondazione “I Teatri Reggio Emilia”. Fondata a diretta da Sharon Eyal e Gai Beahr, la LEV, negli ultimi 12 anni dalla sua fondazione, si è esibita in più di 200 spettacoli in tutto il globo, tra cui Joyce Theatre (NY) Sadler’s Wells (Londra), Montpellier Dance Festival e Montpellier (Parisgi), Julidans (Amsterdam). La sua fondatrice Sharon Eyal già come danzatrice della Batsheva Dance Company, ha avuto riconoscimenti internazionali ed è stata definita la musa del grande coreografo Ohad Naharin. Fu solo nel 2013 che decise di fondare una sua compagnia e iniziò a Tel Aviv dove ha avuto i suoi albori appunto la compagnia L-E-V nata assieme al suo compagno Gai Behar. La Eyal ha ricevuto numerosi riconoscimenti nel corso della sua carriera, tra cui il prestigioso Premio Fedora nel 2017 ed oggi non smette di far sognare ancora tutti gli appassionati di danza.
La Compagnia L-E-V è stata da sempre sinonimo di stile ed eleganza, proprio le qualità del Brand di Dior che ha deciso di realizzare, grazie all’impegno di Maria Grazia Chiuri, head designer di Christian Dior Couture, gli abiti per un balletto da cui è impossibile non essere travolti, colmo di energia contagiosa dei coreografi, che trasfigurano l’angoscia dell’amore attraverso la sua danza furiosamente sensuale.
Lo spettacolo messo in scena si chiama “Chapter 3: The brutal Journey of The Heart”, il terzo di una triade di spettacoli che tolgono il fiato: “Una nuova immersione nelle relazioni, nelle dinamiche dei sentimenti, nello strazio del dolore, nella paura dell’abbandono, nel vuoto degli addii, sempre racchiusi nel cosmo del suono live di Ori Lichtik”.