Dichiarazione IVA 2023, come compilarla: la guida

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
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(QuiFinanza.it) Quali sono i contribuenti, che sono tenuti ad inviare la liquidazione periodica del Iva relativa al quarto trimestre 2022? Possono essere esonerati dall’adempiere a questo i soggetti, che sono riusciti ad inviare, in anticipo, la dichiarazione Iva? Ad introdurre questa possibilità, ci ha pensato direttamente il Decreto Crescita di quattro anni or sono.

L’Agenzia delle Entrate ha dato il via libera, anche per il 2023, alla possibilità di accedere alla trasmissione della comunicazione della liquidazione periodica Iva con la dichiarazione Iva effettuata annualmente.

La normativa prevede la possibilità di snellire gli obblighi dichiarativi ai fini Iva, purché l’invio sia stato effettuato entro e non oltre la scadenza del 28 febbraio 2023. Il 2 maggio 2023, invece, è stato fissato il termine ultimo entro il quale i contribuenti hanno la possibilità di inviare il modello IVA: ricordiamo che la scadenza naturale è prevista per il 30 aprile 2023, giorno che, quest’anno, cade di domenica. Il 1° maggio 2023, come di consuetudine è un giorno festivo: la scadenza è stata fissata, quindi, per il 2 maggio 2023.

Dichiarazione Iva, come devono muoversi i contribuenti

In cosa consiste la dichiarazione Iva? Questo documento è, a tutti gli effetti, lo strumento che i soggetti Iva devono utilizzare per comunicare all’Agenzia delle Entrate le operazioni che hanno effettuato – sia quelle attive che quelle passive – nel corso di un intero periodo di imposte e che hanno un impatto diretto per la determinazione dell’Imposta sul Valore Aggiunto, ossia sull’Iva dell’anno di imposta di riferimento.

Il modello deve essere presentato, obbligatoriamente, in via telematica, nel periodo compreso tra il 1° febbraio ed il 30 aprile 2023. Quest’anno, la deadline viene automaticamente spostata al 2 maggio. Ad adempiere allo stesso obbligo, sono tenuti i soggetti passivi Iva, che utilizzano le LIPE per comunicare i dati contabili riepilogativi delle liquidazioni IVA che li riguardano direttamente. I contribuenti sono tenuti ad effettuare queste operazioni con cadenza trimestrale.

All’interno dei due strumenti, che abbiamo appena analizzato, vi co


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