(BorsaeFinanza.it)
Se a Piazza Affari è una seduta all’insegna della debolezza, al contrario tiene bene le posizioni Diasorin che nella tarda mattinata ha visto la società comunicare i dati del primo trimestre dell’anno in corso, i quali sono stati impattati dalla forte diminuzione dei test anti-Covid19. Nello specifico la multinazionale italiana di biotecnologie ha chiuso i primi tre mesi dell’anno in corso con un utile che si attesta a 41,7 milioni di euro, quasi dimezzato rispetto agli 82,3 milioni di euro che si erano avuti nello stesso periodo del 2022, e con i ricavi netti che scendono dai 357,6 milioni di euro di 12 mesi fa agli attuali 289,6 milioni di euro. Per quanto riguarda l’Ebitda si porta sui 92,7 milioni di euro e si confronta con i 146,6 milioni dello stesso periodo del 2022, mentre l’Ebitda adjusted è pari a 97,5 milioni di euro rispetto ai 150 milioni di euro del 2022 con un incidenza sui ricavi pari al 34%. Numeri negativi arrivano anche dall’Ebit che passa dai 112,6 milioni del primo trimestre 2022 agli attuali 60,3 milioni di euro, con un’Ebit adjusted a 74,8 milioni di euro, rispetto ai 126,2 milioni di 12 mesi prima, con incidenza sui ricavi del 26%.
In miglioramento risulta il debito che si porta dai -907 milioni di fine 2022 agli attuali -849 milioni di euro, grazie sia alla generazione di cassa operativa nel corso del 1° trimestre 2023 che ai proventi relativi alla cessione del business della Flow Cytometry. In questo contesto a rassicurare gli investitori e a spingere al rialzo l’azione è la conferma da parte dell’azienda della guidance sul 2023, che vede ricavi totali in calo del 14% mentre al netto del business Covid sono visti in rialzo tra il 4-6%. Infine per quanto riguarda l’Ebitda adjusted margin questa dovrebbe attestarsi vicino al 34%.
Azioni Diasorin: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come sta rispondendo l’azione dopo questi dati. Al momento è una giornata volatile ma positiva per il titolo Diasorin con i prezzi che, dopo essere scesi sotto la soglia dei 100 euro, passano di mano oltre i 103,50 euro. Con volumi già doppi rispetto alla media giornaliera mensile le attese sono per un test sulle prossime resistenze poste in area 105 euro, oltre i quali i corsi potrebbero innescare un importante rimbalzo che avrebbe come primo obiettivo i 110 euro e successivamente i 115 euro. Dal punto di vista operativo sarà solo lasciandosi alle spalle quest’ultimi livelli che si avrebbe un miglioramento della struttura grafica con possibili ulteriori apprezzamenti in direzione dei 121-122 euro, dove transita la media mobile a 200 giorni.
Al contrari
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