Diabete: da oggi un bonus per chi è affetto da questa malattia

Di Barbara Molisano 2 minuti di lettura
diabete

Da oggi coloro che hanno il diabete potranno contare su un bonus da parte dell’INPS

Il diabete in Italia colpisce più di 3,5 milioni di persone e si stima che almeno un milione in più ne sia stato influenzato inconsapevolmente. Nel 1987, secondo la Legge 115, lo stato ha incluso il diabete nell’elenco delle malattie che causano “un alto interesse sociale”.

A tal fine, sono stati sviluppati programmi e attività specificamente dedicati alla prevenzione e alla diagnosi precoce del diabete, migliorando il trattamento, prevenendo complicanze e migliorando la vita dei pazienti in un contesto sociale.

Inoltre, ha preparato una serie di incentivi fiscali e assistenza per coloro che ne soffrono e le loro famiglie, soprattutto alla luce dell’opinione che il diabete non si limiti a quelli direttamente colpiti.

Ecco come funziona il bonus e chi ne ha diritto

L’indennità di accompagnamento per il diabete è di 517,84 € per 12 mesi ed è esente dall’imposta sul reddito delle persone fisiche.
I soggetti possono beneficiare del bonus per il diabete a queste condizioni:

  • diabete di tipo 1 e di tipo 2, con complicanze micro-macroangiopatiche e manifestazioni cliniche moderate, che corrisponde a una disabilità stimata tra il 41% e il 50%
  • insulino-dipendente, con scarso controllo metabolico e iperlipidemia, o con un aumento del livello di uno o più grassi nel sangue, o con convulsioni ipoglicemiche frequenti che non possono essere trattate con terapia convenzionale, che corrisponde a una disabilità stimata del 51% e 60%
  • coloro che soffrono di complicanze del diabete, come malattie renali, proliferazione di retinopatia e maculopatia, che sono considerate non valide dal 91% al 100%.

Per ottenere il bonus diabete, devi essere in grado di dimostrare una disabilità correlata alla malattia. Pertanto, è necessario un certificato medico rilasciato dal medico per il diabete, il medico invierà questa documentazione all’INPS e solo se il riconoscimento di una disabilità civile dopo una valutazione da parte di una commissione medica speciale che verifica i requisiti.

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