(Money.it) Quali sono le regole per la detrazione del costo degli abbonamenti del trasporto pubblico nel modello 730 in caso di famiglia con più figli a carico? Questa è la domanda che si pongono molti contribuenti che vorrebbero un maggiore risparmio a fronte di spese frequentemente elevate, ad esempio nel caso in cui i figli per andare a scuola e muoversi in città usino i mezzi pubblici.
A fornire la risposta a questa domanda è stata l’Agenzia delle Entrate partendo da un caso concreto, cioè un soggetto con due figli a carico per i quali ha acquistato abbonamenti annuali al trasporto pubblico.
Le regole per usufruire della detrazione in dichiarazione dei redditi non sono cambiate nel 2023: vediamo come funziona.
Abbonamento annuale mezzi pubblici: come funziona la detrazione nel 730/2023
Le spese sostenute nel 2022 per gli abbonamenti ai mezzi pubblici possono essere portate in detrazione nel modello 730/2023. La dichiarazione dei redditi va inviata all’Agenzia delle Entrate entro la scadenza del 30 settembre 2023.
La prima cosa da sottolineare è che il tetto massimo di spesa per il quale si può usufruire della detrazione non è molto alto, infatti si tratta di 250 euro. Il beneficio fiscale è invece pari al 19% dell’importo massimo.
Facendo i calcoli il contribuente avrà diritto a recuperare 47,50 euro. La detrazione spetta sia per i familiari fiscalmente a carico sia per il contribuente stesso. Deve però essere ricordato che nel caso in cui in busta paga risulti la voce “rimborso spese trasporto” non si ha diritto alla detrazione perché la spesa non è stata effettivamente sostenuta.
Un soggetto si considera fiscalmente a carico se:
- Ha meno di 24 anni e un reddito pari a zero oppure inferiore a 4.000 euro annui lordi;
- Ha più di 24 anni e un reddito pari a zero oppure inferiore a 2.840,51 euro annui lordi.
La detrazione per l’abbonamento autobus è compatibile con il Bonus trasporti.
Come indicare nel modello 730
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