(BorsaeFinanza.it) Non succede, ma se succede. Gli analisti di Moody’s Mark Zandi, Adam Kamins e Bernard Yarosjr, hanno esaminato quali potrebbero essere le conseguenze di un default degli Usa. Un evento che finora non si è mai verificato e che, leggendo quanto scritto nel report, c’è da augurarsi che non si verifichi nemmeno stavolta.
Default Usa: in una settimana 1,5 milioni di posti di lavoro bruciati
Il confronto tra repubblicani e democratici sull’innalzamento del tetto al debito Usa è una costante. In numerose altre occasioni l’accordo è stato trovato solo dopo lunghe negoziazioni. Anche quest’anno la speranza è che le discussioni portino a una soluzione e all’ennesimo aumento del tetto al debito statunitense il cui livello attuale è di 31.400 miliardi di dollari.
I numeri che Mark Zandi, Adam Kamins e Bernard Yarosjr riportano nella loro ricerca fanno impressione. Nessuna parte dell’economia mondiale si salverebbe dalle conseguenze. Se il tetto al debito venisse infranto solo per un periodo di una settimana l’economia si deteriorerebbe così rapidamente da spazzare via 1,5 milioni di posti di lavoro.
Se il default dovesse durare più a lungo i posti di lavor
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