Decreto Salva Casa: ecco un quadro sintetico dei costi da affrontare

Di Barbara Molisano 2 minuti di lettura
Mercato Immobiliare

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto salva casa, introducendo importanti novità sulle modalità e i costi per sanare le irregolarità edilizie. Il decreto dettaglia le irregolarità sanabili e le regole per determinare gli importi necessari per regolarizzare la propria posizione, con sanzioni variano da 1.000 a 31.000 euro, mentre gli abusi totali, ossia quelli privi di ogni titolo edilizio, non saranno sanabili.

Ci sono quindi dei costi da sostenere per sanare le irregolarità, che vediamo più nel dettaglio.

Quanto costa sanare le irregolarità edilizie

Secondo il testo del decreto, i costi devono essere proporzionati all’entità dell’irregolarità commessa e al maggior valore acquisito dall’immobile a seguito della sanatoria. La relazione illustrativa chiarisce che un’opera può essere sanata solo se rispetta sia la normativa urbanistico-edilizia vigente al momento della realizzazione sia quella in vigore al momento della presentazione della richiesta di sanatoria.

Con le nuove regole, la procedura di doppia conformità viene mantenuta solo per gli abusi totali, che comunque non saranno sanabili. Per le difformità parziali rispetto al titolo depositato, il decreto introduce una semplificazione. Ad esempio, irregolarità come la chiusura di una veranda o la realizzazione di una stanza non dichiarata possono essere sanate presentando una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (Scia) o un permesso di costruire in sanatoria, pagando una sanzione variabile tra 1.000 e 31.000 euro.

Le condizioni per la regolarizzazione

Lo sportello unico edilizia del Comune avrà il potere di condizionare la regolarizzazione degli immobili a specifici interventi essenziali. Questi interventi possono includere il rispetto delle norme igieniche, di sicurezza, di efficientamento energetico e la rimozione delle barriere architettoniche. La semplificazione introdotta dal decreto mira a facilitare la regolarizzazione delle irregolarità parziali, riducendo la burocrazia per i proprietari di immobili e garantendo al contempo il rispetto delle normative fondamentali per la sicurezza e il benessere degli abitanti.

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