“Anche per il mese di dicembre 2022 le misure che riconoscono, a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti, contributi straordinari, sotto forma di crediti d’imposta, pari a una quota delle spese sostenute per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale”. Trattasi di uno sconto di 30 centesimi che scade il 18 novembre e durerà fino alla fine dell’anno.
Nella riserva di oltre 9.000 milioni di euro, che proviene dalla famosa tesoreria lasciata dal governo Draghi e che risulta dalla differenza tra il deficit tendenziale e il deficit del programma 2022, dovrebbero esserci spazio anche per nuove misure oltre a l’ampliamento degli attuali. Per finanziarli, Giorgetti ha spiegato che “il governo sta sperimentando la possibilità di utilizzare le risorse disponibili nel programma Fondi strutturali e di investimento europei (ESI) 2014-2020 per misure di riduzione dei costi energetici per le imprese e le abitazioni” . In questo caso serviranno per “finanziare nuove misure per contrastare l’aumento dei prezzi dell’energia”.
Inoltre, per facilitare il regolamento delle bollette, è allo studio uno “strumento per pagare a rate l’energia elettrica”.
Energia e legge di bilancio
Al centro della Legge di Bilancio anche le misure contro i costi energetici. Il Governo ribadisce l’intenzione di stanziare circa 21.000 milioni di euro “per combattere la crisi energetica promuovendo politiche di contenimento dei consumi e di risparmio energetico”. Sulla base delle anticipazioni di Giorgetti, saranno prorogati per i primi mesi del 2023 (per quanto tempo non è specificato):
- crediti di imposta in favore delle imprese per l’acquisto di energia e gas (bonus fiscali);
- contenimento oneri generali di sistema per le utenze di energia elettrica e gas (riduzioni in bolletta);
- proroga agevolazioni tariffarie per i consumi elettrici e gas degli utenti domestici economicamente svantaggiati (Bonus Sociale).
L’audizione del ministro Giorgetti sulla nota aggiornata DEF 2022 (davanti alle commissioni miste di Camera e Senato) ha presentato anche i dati macroeconomici e il quadro di politica di finanza pubblica che il governo intende seguire.