Decreto agosto, seconda rata IMU annullata per alcune tipologie di immobili

Di Barbara Molisano 3 minuti di lettura
IMU

Da poco pubblicato in Gazzetta Ufficiale, l’art. 78 del DL agosto prevede l’esonero dal pagamento dell’IMU per alcune categorie di attività ed immobili.

Il Decreto agosto conferma l’esclusione dell’IMU per le categorie più colpite dalla crisi economica negli ultimi mesi. Il testo del decreto, siglato ad inizio settimana dal Servizio della Ragioneria dello Stato e ora pubblicato in Gazzetta Ufficiale, stabilisce di fatto che non è necessario pagare una seconda tassa IMU, che scade il 16 dicembre, per varie attività commerciali e industriali.

Un ulteriore cambiamento per le scadenze fiscali il 2020

La clausola di esclusione IMU inclusa nel Decreto agosto prevede che la stessa misura si applichi anche al 2021 e al 2022. Pertanto, a meno che non vi sia una ripresa economica che supera di gran lunga le previsioni odierne, alcune delle categorie di produzione che non pagheranno la seconda rata dell’IMU nel 2020, non lo dovranno fare neanche per i prossimi due anni.

Quali sono le tipologie di immobili interessate per cui non dovrà essere versata la seconda rata dell’IMU?

  • immobili destinati a bacini marittimi, lacustri e fluviali, nonché immobili per complessi turistici;
  • immobili classificati in categoria catastale D / 2 e relativi accessori, tenute agricole, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna, colonie di mare e di montagna, proprietà per brevi soggiorni, case e appartamenti per vacanze, pensioni, residence e campeggi, purché i proprietari siano i responsabili delle attività svolte;
  • oggetti compresi nella categoria catastale D utilizzati da aziende che realizzano strutture espositive nell’ambito di fiere o mostre;
  • oggetti della categoria catastale D / 3, destinati a cinema, teatri e sale da concerto e spettacoli, a condizione che i loro proprietari siano anche responsabili delle attività che vi si svolgono;
  • edifici per discoteche, balere, locali notturni, ecc., a condizione che i rispettivi proprietari siano anche i responsabili delle attività che vi si svolgono.

Il comma 3 dell’ art. 78 prevede l’abolizione dell’imposta comunale per il 2021 e il 2022 per gli immobili di categoria catastale D/3. Si parla quindi di cinema, teatri e sale da concerto, a condizione che i loro proprietari siano anche i responsabili delle attività.

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