Debiti, multe e tasse non pagate: occhio alla scadenza

Di Redazione FinanzaNews24 5 minuti di lettura
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(QuiFinanza.it) Avete debiti, multe o tasse non pagate o qualche altra pendenza col Fisco? Niente paura, perché c’è ancora tempo – ma solo per pochi giorni – per richiedere la Rottamazione quater, o, meglio, la cosiddetta Definizione agevolata delle cartelle, prevista dalla Legge di Bilancio 2023.

La Definizione agevolata è un particolare aiuto che il Fisco offre che consente di versare il solo importo del debito residuo senza corrispondere le sanzioni, gli interessi di mora, quelli iscritti a ruolo e l’aggio. Per quanto riguarda i debiti relativi alle multe stradali o ad altre sanzioni amministrative diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi contributivi, l’accesso alla misura agevolativa prevede invece che non siano da corrispondere le somme dovute a titolo di interessi comunque denominati, comprese pertanto le cosiddette maggiorazioni, né quelle dovute a titolo di aggio.

Quali debiti si possono rottamare e quali no

Questa dà la possibilità di pagare in forma agevolata i debiti affidati alla riscossione da parte dell’Agenzia delle entrate dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, e la buona notizia è che vale anche se ricompresi in precedenti rottamazioni e a prescindere se si sia in regola con i pagamenti oppure no.

Chi aderisce alla Definizione agevolata può insomma versare soltanto l’importo dovuto a titolo di capitale e quello dovuto a titolo di rimborso spese per le eventuali procedure esecutive e per i diritti di notifica.

Non possono invece sfruttare la Definizione agevolata coloro che hanno debiti relativi a:

  • risorse proprie dell’Unione Europea
  • Iva riscossa all’importazione
  • recuperi degli aiuti di Stato
  • crediti derivanti da condanne pronunciate dalla Corte dei conti
  • multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna.

Per quanto riguarda i carichi delle Casse/Enti previdenziali di diritto privato, la legge prevede che possano rientrare nella Rottamazione quater solo dopo apposita delibera degli enti creditori stessi pubblicata entro il 31 gennaio 2023 sul proprio sito internet e comunicata, entro la stessa data, ad Agenzia delle entrate-Riscossione tramite PEC.

Quando si devono pagare le cartelle della Rottamazione 4: le date

L’importo per la Rottamazione delle cartelle 4 può essere versato in un’unica soluzione oppure dilazionato in un massimo di 18 rate in 5 anni, con le prime 2, di importo pari al 10% delle somme complessivamente dovute, in scadenza al 31 luglio e 30 novembre 2023. Le restanti rate, ripartite nei successivi 4 anni, andranno saldate il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024. Riassumendo, dunque, ecco la date da segnarsi in caso di rateizzazione:

  • 1a rata: 31 luglio 2023
  • 2a rata:30 novembre 2023
  • 3a rata: 28 febbraio 2024
  • 4a rata: 31 maggio 2024
  • 5a rata: 31 luglio 2024
  • 6a rata: 30 novembre 2024
  • 7a rata: 28 febbraio 2025
  • 8a rata: 31 maggio 2025
  • 9a rata: 31 luglio 2025
  • 10a rata: 30 novembre 2025
  • 11a rata: 28 febbraio 2026
  • 12a rata: 31 maggio 2026
  • 13a rata: 31 luglio 2026
  • 14a rata: 30 novembre 2026
  • 15a rata: 28 febbraio 2027
  • 16a rata: 31 maggio 2027
  • 17a rata: 31 luglio 2027
  • 18a rata: 30 novembre 2027.

Rottamazione quater, come e quando presentare domanda

La domanda di Definizione agevolata può essere presentata esclusivamente online sul sito http://www.agenziaentrateriscossione.gov.it:

  • utilizzando l’apposito servizio disponibile in area pubblica, senza necessità di Pin e password, oppure
  • in area riservata: con SPID, CIE o CNS e, per gli intermediari fiscali, Entratel. Consigliamo di utilizzare questa modalità, perché più semplice e veloce grazie alla funzionalità che consente di selezionare con un semplice click, direttamente dall’elenco dei debiti “definibili”, le cartelle, gli avvisi o i carichi che si vogliono inserire nella domanda, senza quindi la necessità di indicare i dati identificativi degli atti.

A coloro che presenteranno la richiesta di Definizione agevolata, l’Agenzia delle entrate-Riscossione invia en


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