Datteri: perché mangiarli durante le feste

Di Barbara Molisano 4 minuti di lettura
Wall Street

Originari del Medio Oriente, i datteri sono una ricca fonte di fibre alimentari, minerali (soprattutto potassio, rame, ferro, magnesio e fosforo) e sono poveri di grassi. Infatti la data in arabo بَلَح “balah” o تَمْر “tamr” significa “oro del deserto” per tutte le proprietà nutritive che contiene.

I datteri vanno consumati con moderazione perché sono molto energizzanti e poveri di zuccheri (fruttosio, saccarosio, maltosio e destrosio).

Normalmente è bene limitarsi a consumare circa 50 g di prodotto al giorno. Infatti, in 100 g di datteri essiccati, circa 12-15 frutti contengono 300 calorie.

I datteri sono adatti agli sportivi per il loro contenuto calorico e l’alto contenuto di zuccheri, ma non sono adatti alle persone con diabete.

La presenza dei datteri sulle tavole durante le festività natalizie invita anche a pensare agli eccessi che possono derivare dalla concomitante presenza di tanti altri alimenti ricchi di grassi e zuccheri semplici.

Ma i vantaggi dei datteri sono molti.

Ad esempio, hanno un effetto rinforzante generale. Alcuni popoli nordafricani preparano spesso un decotto o sciroppo concentrato chiamato robb per ridare forza a persone stremate da una lunga malattia.

I datteri possono essere consumati sia freschi che essiccati. Solitamente si consumano secchi, ma per sfruttare al massimo tutte le loro proprietà è opportuno consumarli freschi.

I datteri forniscono un importante contributo energetico. 100 g di datteri secchi, circa 12-15 frutti, a seconda della loro grandezza, corrispondono a circa 300 calorie, che provengono quasi esclusivamente dai carboidrati.

  La  prima scelta per il lavoro muscolare, soprattutto perché contengono anche vitamine del gruppo B

I datteri sono consigliati per lo sport, in particolare per le prestazioni a lungo termine e ogni volta che devi fare sforzi fisici prolungati.

Inoltre, per la loro forza energetica, sono molto utili per:

Fatica.
Difetti.
Esaurimento fisico.
farmaci antinfiammatori
I datteri hanno anche proprietà antinfiammatorie.

La tradizione attribuisce ai datteri benefici soprattutto per l’intestino e le vie respiratorie, con un importante effetto espettorante.

I datteri, consumati in decotto con il miele, aiutano le vie respiratorie, grazie alle loro proprietà emollienti e benefiche contrastano il raffreddore.

I datteri sono un’ottima fonte di potassio e una buona fonte di fosforo.

In ogni caso sono molto ricchi di sali minerali e possono quindi essere considerati un ottimo rimineralizzante naturale.

Infatti il ​​potassio, insieme al magnesio, è particolarmente benefico per l’equilibrio dei liquidi corporei e come protettore del sistema cardiovascolare, mentre il fosforo aiuta le funzioni cerebrali.

Proteggono le nostre ossa con la vitamina K

La vitamina K presente nei datteri, oltre ad essere un fattore utile per la coagulazione del sangue, interferisce con il corretto funzionamento di alcune delle proteine ​​coinvolte nella formazione.

Non solo, mantiene la forza ossea, come l’osteocalcina (o proteina ossea GLA), che è essenziale per il normale metabolismo osseo.

L’osteocalcina è sintetizzata dagli osteoblasti, cioè dalle cellule ossee, e partecipa alla regolazione dell’incorporazione del fosfato di calcio nell’osso.

La relazione tra vitamina K e formazione ossea sembra essere supportata da alcune recenti prove scientifiche che mostrano un’associazione tra bassi livelli ematici di vitamina K e lo sviluppo di osteoartrite, fragilità ossea o osteoporosi.

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