Il rapporto sul mercato del lavoro statunitense di maggio ha rivelato la creazione di 272 mila nuovi posti di lavoro, superando nettamente le aspettative del mercato. Questo dato, ben al di sopra delle 180 mila unità previste, è accompagnato da un tasso di disoccupazione che è leggermente aumentato, passando dal 3,9% al 4%. In aggiunta, la crescita dei salari ha mostrato un’accelerazione significativa, sollevando preoccupazioni per le pressioni inflazionistiche.
Analisi dei nonfarm payrolls, disoccupazione e salari
Il Bureau of Labor Statistics ha riportato che le buste paga nel settore non agricolo (nonfarm payrolls) hanno registrato 272 mila nuove unità a maggio, superando le previsioni di Bloomberg di 180 mila. La lettura di aprile è stata rivista al ribasso, da 175 mila a 165 mila unità. Parallelamente, il tasso di disoccupazione è aumentato leggermente, raggiungendo il 4%, contrariamente alle previsioni che lo vedevano stabile.
Un elemento di preoccupazione è emerso dal lato della crescita salariale, che su base annua è salita al 4,1%, rispetto alla stima del 3,9% e al 4,0% del mese precedente. Mensilmente, i salari sono cresciuti dello 0,4%, superando le aspettative di un incremento dello 0,3% e il dato di aprile dello 0,2%.
Reazione del mercato e prospettive per la Fed
Nonostante l’incremento della disoccupazione, i dati complessivi indicano un mercato del lavoro ancora forte. Coloro che si aspettavano un rapporto più debole, che potesse giustificare un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve già a settembre, potrebbero rimanere delusi. È probabile che la Fed attenda ulteriori segnali di rallentamento economico prima di considerare un allentamento della politica monetaria.
Il rapporto di maggio è uno degli ultimi indicatori rilevanti prima della riunione della Fed del 12 giugno. La banca centrale americana comunicherà le sue decisioni subito dopo la pubblicazione dei dati sui prezzi al consumo di maggio.
Reazione dei mercati finanziari
Dopo la pubblicazione del rapporto, i futures sull’azionario statunitense sono scesi, suggerendo un’apertura negativa per Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq. Al contrario, i rendimenti obbligazionari sono aumentati, riflettendo l’aspettativa di tassi di interesse elevati per un periodo più lungo. Il rendimento del T-Bond decennale è salito di oltre 12 punti base al 4,42%, mentre il Treasury biennale è aumentato di 13 punti base al 4,85%.