Dalla Calabria il vincitore della Gran Medaglia d’Oro della Concours Mondial de Bruxelles: se l’aggiudica l’Amaro del Capo

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura
Wall Street

L’alta qualità del Vecchio Amaro del Capo affascina ancora una volta

Davanti ai migliori degustatori del mondo, gli “amari più amati” ricevono il massimo riconoscimento ricevendo la Gran Medaglia d’Oro. È il titolo più ambito assegnato dal Concours Mondial de Bruxelles “The Choice of Spirits”, il concorso mondiale più autorevole e prestigioso in cui vengono premiati, giudicati e classificati gli spiriti dei cinque continenti da una giuria eletta di ventitré nazionalità diverse, molti dei quali garantiscono la massima obiettività dei risultati. Il concorso si tiene ogni anno in un Paese diverso, quest’anno è stata la volta della Guadalupa per i distillati, mentre per i vini è stata scelta l’Italia, e la Calabria in particolare.

Caffo ancora tra i migliori anche nel 2022

Abbiamo vinto ancora una volta i Mondiali in termini sportivi, – si compiace Nuccio Caffo, amministratore delegato del Gruppo Caffo 1915 – perché nel calcio ci sono diversi campionati e categorie che determinano le capacità delle squadre e il loro valore, vincere questa competizione dà più soddisfazioni che con gare “minori” di breve durata. Il Concours Mondial de Bruxelles è un prestigioso concorso enologico internazionale, riconosciuto per la sua indipendenza, rigore e processo di degustazione, che garantisce il valore dei risultati, nonché innegabile autorevolezza e autorevolezza sui concorsi più recenti e talvolta meno affermati. Per questo va messo in evidenza l’importo del premio, perché molte volte ci accontentiamo di qualsiasi titolo per sentirci dei campioni, ma per esserlo davvero bisogna vincere le gare più difficili, dove c’è più competizione. E se la vittoria si ripete per anni, come in questo caso, la soddisfazione è ancora maggiore, perché anche il più piccolo errore viene livellato.

Per garantire imparzialità e rigore, i degustatori della giuria sono stati profilati in collaborazione con un team di ricercatori dell’Istituto statistico dell’Università Cattolica di Lovanio (in Belgio) e i campioni di alcolici vincitori sono stati ulteriormente analizzati per garantire la vostra completa soddisfazione del consumatore. Inoltre, ogni anno i concorsi si svolgono in luoghi diversi.

29 piante per il principe degli amari italiani

Così, all’occorrenza, gli amanti del Vecchio Amaro del Capo hanno un’altra garanzia di qualità e artigianalità del prodotto, che è sempre composto da 29 piante, in parte coltivate direttamente nell’azienda agricola del Gruppo Caffo, situata in Calabria, quindi a chilometro zero,  con un’attenzione alla sostenibilità e all’artigianalità che è il risultato della conoscenza dei maestri distillatori Caffo.

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