Si parla sempre di più di automobili elettriche, ma la transizione completa verso questi veicoli meno inquinanti é una strada con non pochi impedimenti ed insidie. Prima di giungere ad una mobilità al 100% elettrica vi é una data intermedia: il 2035 quando le automobile con motore endotermico non saranno più prodotte e soprattutto neanche più vendute
In Italia l’utilizzo di auto elettrificate é in continuo aumento segno di una grande attenzione verso il tema dell’inquinamento ambientale. La diffusione di queste auto sta venendo progressivamente ma occorre inoltre anche comprendere come sarà prodotta l’energia elettrica quando aumenteranno di tanto i consumi di queste vetture. La grande diffusione di energie rinnovabili come l’energia solare, l’eolico e l’energia ad idrogeno non é comunque in grado di soddisfare pienamente la richiesta di energia quindi si dovranno trovare diverse modalità di produzione. Occorre anche soffermarsi sulle modalità di smaltimento delle batterie che alimentano i veicoli elettrici. Lo studio e lo sviluppo delle batterie a basso impatto é ancora agli inizi e occorre trovare prototipi in grado di essere smaltiti senza danni all’ambiente.
Inoltre anche le infrastrutture dovranno essere interamente rimodulate. Dall’Europa giungono già le prime indicazioni: già nel 2030 devono essere garantite stazioni di ricariche ogni 60 Km e ad ogni 150 Km per le vetture ad idrogeno. Secondo l’ACI Italiana la transizione non potrà rispettare i tempi anche a causa della riconversione industriale necessaria. Il primo passo potrebbe essere comunque lo smaltimento delle 12 milioni di Autovetture che ancora circolano nel nostro paese, gli incentivi possono ben aiutare in tal senso. Piccoli passi verso un lungo cammino, già dallo scorso 12 luglio la Commissione Europea ha presentato un pacchetto di misure molto complesso con imprimo obiettivo fissato per il 2030 ovvero la riduzione dei gas nocivi del 55%, ma per raggiungere l’obiettivo finale di emissioni zero nel 2050 la strada sembra ancora lunga e complessa.