AGI – Dai ristori agli sconti per gli affitti per le imprese colpite dalla crisi pandemica, dalle agevolazioni per i mutui e per l’acquisto della prima casa per gli under 36 al rifinanziamento del reddito d’emergenza, dal rinvio della plastic tax al 2022 allo stop della Tari, della prima rata Imu e della tassa sui tavolini per bar e ristoranti. Prorogate anche le misure per la liquidità alle imprese ed esteso fino al 20 settembre lo smart working nel privato.
In arrivo anche indennizzi ai club sportivi per le spese sostenute per effettuare i tamponi. Sono alcune delle principali novità del testo, ancora in via di definizione, del decreto Sostegni bis che il governo si appresta a varare in settimana. Un provvedimento, 48 articoli secondo la bozza circolata, finanziato con i 40 miliardi di extra deficit approvato dal Parlamento.
Ancora molti gli interventi da mettere a punto, come dimostrano gli undici articoli ancora sprovvisti di norma: il rifinanziamento del fondo montagna, la proroga delle indennità dei lavoratori stagionali, turismo e sport, Ita, Tpl e settore ferroviario.
Mancano i dettagli, inoltre, delle misure per le esigenze del commissario straordinario dell’emergenza Covid, per l’agricoltura, le bollette di acqua e gas, i vaccini internazionali, la scuola e la difesa.
Nel decreto entrerà poi l’ulteriore proroga al 31 maggio della sospensione del pagamento delle cartelle e degli atti del fisco, preannunciata con la formula ormai abituale del ‘comunicato legge’. Potrebbe essere l’ultimo stop visto che il governo valuta una ripresa selettiva della riscossione da giugno.
Ristori in base al calo del fatturato, due canali
Una dote di 14,1 miliardi per i ristori con un doppio binario: gli aiuti saranno riconosciuti sempre in base al calo del fatturato ma si potrà scegliere il periodo di riferimento. Si prevede un contributo a fondo a perduto erogato in automatico dall’Agenzia delle Entrate replicando i requisiti, i criteri di calcolo e le modalità già previste dal primo decreto Sostegni. Ma, in alternativa, si potrà optare per il calcolo basato sul periodo 1 aprile 2020-31 marzo 2021 in confronto allo stesso periodo 2019-202
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