Dai fondi del caffè possono nascere ottimi funghi

Di Valentina Ambrosetti 3 minuti di lettura
Wall Street

Economia circolare, competenze e creatività. Un mix vincente che ha dato vita a Circular Farm, una start-up tutta italiana che coltiva funghi dai fondi di caffè raccolti dai bar vicini.

Oltre ai funghi, esiste anche la produzione idroponica di ortaggi biologici

Funghi da fondi di caffè. È il progetto di economia circolare di Circular Farm, start up creata nel 2020 da Antonio Di Giovanni a Scandicci, in provincia di Firenze.

L’obiettivo che ha dato il via a tutto è stato quello di produrre cibo sano e di qualità, ripristinando le risorse e limitando gli sprechi.

Dopo la laurea in Agraria, Antonio Di Giovanni ha iniziato a studiare gestione dei rifiuti organici. Il primo passo di Circular Farm è stato quello di andare nei bar vicini a raccogliere fondi di caffè; Da lì è iniziata la sperimentazione o produzione di funghi Pleurotus Ostreatus e Shiitake.

Recupero di risorse e rifiuti al minimo

La fattoria circolare rappresenta quindi un vero e proprio recupero di risorse con una minima generazione di rifiuti.

Il modello Funghi Espresso produce funghi commestibili, humus di lombrichi e verdure. La produzione è veloce e abbondante: dopo una decina di giorni si può raccogliere la prima raccolta, si raccolgono circa 250 kg di funghi in un mese.

La struttura di un’azienda è estremamente importante. L’ex vivaio abbandonato di 1.500 metri quadrati che Di Giovanni ha ristrutturato comprende due contenitori per la coltivazione di funghi, due serre per la coltivazione di microgreen e sistemi acquaponici, una serra laboratorio, un pollaio, un magazzino e un luogo dedicato all’apprendimento.

Non è la prima volta che Antonio Di Giovanni si occupa di produzione di funghi dopo aver sperimentato per la prima volta un’economia circolare sostenibile con un’azienda chiamata Mushroom Espresso.

La fattoria circolare inizia con il caffè macinato

Vediamo come funziona il ciclo produttivo: i fondi di caffè raccolti in barrette costituiscono il substrato per la coltivazione dei funghi.

Quando è esaurito, il substrato viene rigenerato attraverso un processo di compostaggio a lombrico che produce humus di lombrico che migliora le condizioni del suolo per un orto sinergico (un tipo di coltura che sfrutta la sinergia tra le piante, aumenta la resistenza a malattie e parassiti, e non richiedono l’uso di prodotti fitosanitari o altri additivi).

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