Oricon disegna il divario tra le scuole del Nord e del Sud nei primi anni di vita del bambino e si sofferma sul tasso di abbandono
Le differenze tra le scuole del Centro-Nord e Mezzogiorno sono ancora presenti e significative: se un bambino milanese può contare nel 90% dei casi su 40 ore di scuola settimanali, in Sicilia la stessa percentuale di alunni deve accontentarsi di sole 27 ore. Sul lungo periodo questo dato significa che , nell’arco dell’intero ciclo di scuola primaria, uno studente del Sud avrà accesso ad un anno di scuola in meno rispetto studenti del Nord.
Oricon ha simulato quale potrebbe essere l’assegnazione dei posti a livello regionale. Secondo l’elaborazione, delle nuove assegnazioni beneficerebbero in maniera massiccia le regioni del Sud e quelle insulari a cui andrebbero il 60% dei posti totali (138.000). Uno squilibrio necessario a compensare il divario territoriale di partenza nella presenza dei servizi.
Infine, il Piano nazionale per il recupero e la resilienza si concentra sul tema dell’abbandono scolastico, che risente fortemente delle aree periferiche delle grandi città, talvolta caratterizzate da degrado e servizi inadeguati, con tassi più elevati tra i ragazzi che tra le ragazze.
Presidente di ORICON dichiara :“La scuola a tempo pieno, soprattutto se concepita come percorso integrato con una corretta valorizzazione delle attività extracurricolari, comprese quelle volte alla diffusione di una cultura dell’alimentazione sana ed equilibrata, potrebbe effettivamente dare un contributo importante al contrasto alla disparità, della povertà culturale, alimentare ed educativ. Crediamo che la mensa, intesa come momento aggregativo, di socializzazione e integrazione, rivesta un ruolo fondamentale in questo senso, e per questo Oricon si candida a entrare a far parte delle green community del piano RIGenerazione del MIUR attraverso un progetto sulla lotta agli sprechi e la povertà alimentare con l’obiettivo di contribuire a un cambiamento nelle abitudini alimentari e nei comportamenti della comunità scolastica”.