Da Maki Mandela al Presidente Mattarella: l’attualità incontra l’uguaglianza

Di Antonia De La Vega 2 minuti di lettura
Wall Street

Due notizie oggi che ad una prima lettura sembrano molto distanti tra loro ma unite da un unico fil rouge: uguaglianza e la difesa della”persona”. E mentre Torino si prepara alla Fashion Week con la sfilata di Maki Mandela, figlia dell’ex presidente sudafricano Nelson Mandela. Il Presidente Mattarella promuove l’unione per la lotta contro i trafficanti

Il 15 novembre, nell’ambito della Torino Fashion Week, Maki Mandela, figlia dell’ex presidente sudafricano Nelson Mandela e amministratore delegato di House of Mandela, l’associazione da lei fondata in memoria del padre, organizzerà una sfilata. Maki è stata presentata alla settimana della moda di Torino da Carmen Abdullah Muhammad, fondatrice di Al Nisa Designs, e presenterà “The Struggle Series”, una collezione di abbigliamento urbano con disegni originami del padre, premio Nobel  per la pace con design originali ispirati al potere delle mani.

Le mani possono essere strumenti potenti che possono danneggiare o guarire, punire o sollevare. Nel Belpaese il tema dell’uguaglianza e della migrazione incontrano anche la politica e il Presidente Mattarella che diffonde un messaggio importante: “La lotta ai trafficanti di esseri umani richiede l’impegno di tutti sullo stesso fronte. Dico spesso che senza una volontà unita per risolvere questa tragedia, le considerazioni umanitarie e lo stato di diritto scompariranno. Le giovani generazioni del continente africano dovrebbero avere l’opportunità di contribuire allo sviluppo del proprio territorio nel quadro di un partenariato efficace tra Europa e Africa“.

Mattarella spiega che “l’Europa e l’Italia sono pronte ad agire per un cambiamento reale, effettivo e reciprocamente vantaggioso, contribuendo allo stesso tempo economicamente all’eliminazione della povertà e allo sviluppo sostenibile dei Paesi da cui provengono i flussi migratori irregolari”.

Italia e Africa unite insieme per i diritti della persona contro lo  sfruttamento di chi piegato dalla fame nel proprio paese cerca di trovare salvezza altrove. Ma non é la fuga la chiave migliore per salvarsi, occorre dare alle persone in difficoltà la possibilità di autoadempiersi nella propria terra.

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