Crisi Credit Suisse: a che punto siamo?

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Wall Street

(Money.it) Il salvataggio di Credit Suisse farà sicuramente scuola, sia nel bene che nel male.

Credit Suisse non è, o meglio, non era una banca di poca importanza. Tutt’altro. Era una delle 30 banche sistemiche a livello globale secondo la lista redatta annualmente dal Financial Stability Board, una delle banche “too big to fail”, troppo grandi per fallire. Perché il fallimento di una sola di queste potrebbe causare il crollo del sistema finanziario, come successe nel 2008 per intenderci. Credit Suisse gestiva infatti fino a poco tempo fa un attivo di oltre 1.300 miliardi di franchi svizzeri, una cifra impressionante.

Per questo le autorità svizzere hanno fatto tutto in loro potere e forse anche oltre per evitare che fallisse e per far acquistare la banca dall’unica banca svizzera ancora più grande, UBS.

A che punto è la crisi di Credit Suisse?

Da tempo Credit Suisse navigava in cattive acque, ci sono state anche inchieste e libri sui suoi intrecci col mondo del malfare, aspetti che sicuramente non hanno fatto bene al nome della banca. Ma soprattutto sono andati malissimo certi suoi investimenti o partecipazioni, basti pensare ai 5 miliardi di franchi persi a causa della sua esposizione verso il fondo Usa Archegos, fallito lo scorso anno.

Possiamo dire che le gocce che ha fatto traboccare il vaso sono state due:
l’instabilità del settore bancario di queste settimane, determinata dal fallimento di Silicon Valley Bank negli Stati Uniti, e prima ancora, il fatto che Credit Suisse abbia pubbli


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