Crisi banche Usa: siamo davanti a una nuova Lehman Brothers?

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
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(Money.it) La Silicon Valley Bank fallisce e la Federal Reserve convoca una riunione di emergenza per prevenire una crisi bancaria e un’ondata di dissesti tra le startup. Si tratta del maggiore fallimento di una banca con sede negli Stati Uniti da quando Washington Mutual è crollata al culmine della crisi finanziaria nel 2008.

Ma siamo davvero di fronte ad una nuova Lehman Brothers?

Crisi banche Usa: il piano della Fed per evitare il peggio

La Federal Reserve ha convocato una riunione di emergenza alle 17:30 (ora italiana) di oggi, lunedì 13 marzo, a porte chiuse, per esaminare e determinare i tassi di anticipo e di sconto che le Federal Reserve Banks dovranno applicare: il primo rappresenta la percentuale del valore del collaterale, cioè la garanzia che una banca è disposta a estendere come prestito. Il tasso di sconto invece si riferisce al tasso di interesse applicato alle banche commerciali e ad altre istituzioni finanziarie per i prestiti a breve termine concessi dalla Federal Reserve.

Il governo americano ha annunciato un piano per evitare che il fallimento della Silicon Valley Bank porti a una crisi bancaria o, peggio ancora, del sistema finanziario simile a quella di Lehman Brothers.

A evidenziare l’importanza della banca come «importante driver di lungo termine dell’economia» è Bill Ackman, che in un tweet del 10 marzo ha sottolineato come molte startup tech dipendano dai prestiti e dai depositi di contanti presso SVB. Ciò ha suscitato preoccupazioni riguardo alla possibilità di un «bailout del governo» per risolvere la situazione, evocando la crisi finanziaria globale del 2008.

Per il momento, tuttavia, il Tesoro, la Fdic (l’agenzia federale che assicura i depositi) e la Fed hanno assicurato che tutti i depositi dei clienti di SVB saranno disponibili da lunedì, compresi quelli sopra il limite dei 250.000 dollari già assicurati dalla Federal Deposit Insurance Corp. Come ha fatto notare SVB, il 93% dei depositi non è infatti coperto da garanzia.

Inoltre, la banca centrale ha messo a disposizione una nuova finestra di liquidità per proteggere l’economia americana e rafforzare la fiducia nel sistema bancario. Il Tesoro ha però precisato che il piano non implica alcun salvataggio. Il governo e la Fed mirano a disinnescare i timori di un effetto contagio dal fallimento della banca e a tutelare le startup tecnologiche e non solo che


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