(BorsaeFinanza.it) Dopo l’Unione Europea, ora è IOSCO a muoversi per uno standard di regolamentazione nel mondo delle criptovalute. L’International Organization of Securities Commission – che riunisce le autorità regolatorie dei mercati azionari a livello globale – ha proposto 18 misure che dovranno essere seguite dalle varie giurisdizioni e che riguardano la gestione dei conflitti di interesse, la manipolazione del mercato, la cooperazione normativa transfrontaliera, la custodia di criptoasset, i rischi operativi e il trattamento dei clienti al dettaglio. L’organismo ha affermato di voler ultimare gli standard entro la fine del 2023, aspettandosi che i 130 membri che fanno parte dell’istituto li possano adoperare in modo da colmare le lacune nelle loro normative.
La serie di regole rappresenta il primo vero approccio su scala globale per quanto attiene alla regolamentazione delle criptovalute e nasce dopo che l’exchange crittografico FTX ha avviato una procedura fallimentare negli Stati Uniti lo scorso novembre a seguito di una crisi di liquidità che ha richiesto l’intervento delle autorità di regolamentazione di tutto il mondo. Le raccomandazioni rappresentano un “punto di svolta nell’affrontare i rischi molto chiari e prossimi per la protezione degli investitor
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