Non di molto, ma stipendi netti in aumento ma solo da 6 a 25 euro per merito del nuovo sgravio contributivo. Aumenti che si vedranno da luglio a dicembre 2022
La busta paga da luglio a dicembre diventa più pesante per i lavoratori subordinati con reddito lordo annuo fino a 35mila euro, grazie al nuovo taglio del cuneo fiscale previsto dal Decreto Aiuti bis. Tuttavia il salario mensile aumenta davvero di pochi euro e corrisponde ad uno sgravio del 2%.
Taglio cuneo fiscale: esoneri contributivi che incidono sul netto in busta
L’esonero contributivo dello 0,8% è stato incrementato di un ulteriore 1,2% dall’articolo 20 del dl n. 115/2022. Si tratta però di un’agevolazione temporanea, che riguarda le mensilità da luglio a dicembre.
L’esonero aggiuntivo dell’1,2% spetta agli stessi beneficiari di quello dello 0,8% (gli stessi che hanno diritto al bonus 200 euro): tutti i dipendenti ad esclusione dei lavoratori domestici, che hanno una retribuzione mensile non superiore a 2.692 euro divisi su 13 mensilità.
Sono ricompresi tutti i rapporti di lavoro subordinato (compresi quelli di apprendistato o per lavoro agricolo) in forza presso qualunque datore di lavoro pubblico e privato.
Taglio del cuneo fiscale: di quanto aumentano gli stipendi
La riduzione dell’aliquota IVS in busta che per il secondo semestre dell’anno scende al 7,19% per dipendenti privati e del 6,8% per quelli pubblici, comporta un calcolo dello stipendio netto maggiore. Per le competenze dal 1° luglio al 31 dicembre, questi aumenti si traducono in leggeri aumenti al rialzo, compresi tra 10 e 30 euro al mese.
Limitatamente al solo taglio del cuneo pari a 1,2%, l’aumento netto semestrale in busta paga nel suo complesso è pari a circa 36 euro (6 euro al mese) per i redditi minimi (8mila euro), fino ad arrivare ai 160 euro (25 euro al mese) per i lavoratori con reddito massimo consentito (35mila euro). In media, chi ha uno stipendio lordo di 20mila euro otterrà da luglio a dicembre qualcosa come 16 euro in più al mese, ossia 96 euro in tutto.
Dal 1° gennaio 2023 si torna alle consuete aliquote IVS, con le trattenute applicate nel 2021 (9,19% per il settore privato privato e 8,8% nel pubblico) , dal momento che termina anche lo sgravio dello 0,2% che era stato previsto dalla Legge di Bilancio per il solo 2022.