Coxarstrosi: anomalo sfregamento tra le parti ossee

Di Gianluca Perrotti 2 minuti di lettura

Queste due parti ossee formano un tipo speciale di articolazione chiamata giunto sferico. È costituito da una parte sferica convessa (la testa del femore) e da una sfera concava che la contiene (l’acetabolo). Ciò è necessario per garantire la libertà di movimento.

La presenza della cartilagine articolare garantisce lo scorrimento, la protezione e l’assorbimento delle lesioni da parte della struttura ossea della coscia. Ma nel tempo questa cartilagine subisce un invecchiamento fisiologico. Inoltre, è spesso soggetto a ripetuti microtraumi che possono accelerare la degenerazione che sta alla base del processo di osteoartrosi.

Inizialmente è interessata solo la parte cartilaginea. Ma nel tempo, anche altre strutture vicine sono coinvolte in questa degenerazione, comprese le ossa adiacenti e i tessuti molli. Di conseguenza, l’assottigliamento della cartilagine provoca un doloroso attrito tra le parti dell’osso, che a sua volta innesca il processo di rimodellamento osseo e infiammazione. La coxartrosi si verifica a causa dell’attrito anomalo tra le parti ossee che formano l’articolazione dell’anca, cioè la testa del femore e il suo acetabolo.

La cartilagine, posta tra queste due strutture, ha la funzione di ridurre l’attrito e di assorbire i traumi che l’articolazione può subire. Ma l’invecchiamento fisiologico della cartilagine e il suo danno dovuto all’attività motoria, ai traumi e ai cambiamenti metabolici o infiammatori provocano un assottigliamento di questo strato, rendendolo meno efficace nella sua funzione protettiva.

Pertanto, lo spazio articolare tra i due componenti dell’osso si riduce, causando dolore. Provoca anche il “rimodellamento” dell’osso (cioè l’adattamento strutturale dell’osso ai carichi esterni) attraverso la formazione di osteofiti (escrescenze ossee), speroni ossei, che riducono ulteriormente lo spazio articolare, riducendo la possibilità di movimento e dolore crescente.

Le condizioni che predispongono a questa malattia sono, come abbiamo visto, l’età avanzata, traumi o fratture, infezioni articolari, disturbi congeniti dell’articolazione dell’anca o osteonecrosi (morte ossea progressiva).

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