E mentre il sottosegretario alla Salute parla di estensione della quarta dose non obbligatoria, Costa e Burioni mostrano atteggiamenti all’antitesi sul tema covid-19 utilizzando Twitter. In questi pareri discordanti arrivano dati anche sulla diffusione della variante indiana Ba.2.75
Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ospite di Omnibus su La7 afferma: “A metà luglio prevista discesa curva ondata, nessuna nuova stretta. Non stiamo pensando a rendere obbligatoria la quarta dose di vaccino anti Covid ma sicuramente va estesa ad altre categorie”.
Sileri si mostra metà ottimista prevedendo una discesa della curva dei contagi e dice: “comincerà tra un paio di settimane. Il famoso plateau ci sarà a metà luglio, poi cominceranno a calare i casi”. “Al momento non ci sono in previsione nuove strette per il contenimento dei contagi. Guardiamo con ottimismo alla possibilità di un vaccino aggiornato in autunno, aspettiamo la fine di questa ondata. Vedremo il picco in due settimane e poi, ripeto, una discesa, così come è avvenuto altri Paesi europei”.
Invece Matteo Bassetti, direttore Malattie Infettive dell’ospedale San Martino di Genova, si concentra sulla variante indiana e scrive su Twitter: “Credo valga la pena tenere d’occhio la nuova sotto-variante Ba.2.75 identificata in India e altri Paesi in quanto potrebbe essere ancora più contagiosa della Omicron 5 e avere un’elevata capacità di infettare, le persone guarite e vaccinate. Occhio senza allarme”.
Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, nel suo intervento a ‘Tg1 Mattina’ su RaiUno rispondendo alla domanda se il Governo sta pensando a nuove misure restrittive per l’autunno afferma: “Un nuovo lockdown anti-Covid a settembre? “Lo escludo, dobbiamo osservare la pressione sugli ospedali e i numeri del Covid sono gestibili. Poi serve prudenza e senso di responsabilità ma paura no”.
A questi messaggi positivi risponde diversamente il virologo Roberto Burioni, che in un tweet commenta una dichiarazione di Costa su quello che ci aspetta nei prossimi mesi, scrive: “Costa ha ragione nel dire che nessuno è in grado di prevedere quello che accadrà in autunno sul fronte Covid in Italia, con i contagi da coronavirus in aumento e la corsa di Omicron 5, “ma per lo stesso motivo non si comprende su quali basi si possano fornire i messaggi ‘positivi e rassicuranti’ di cui afferma esserci bisogno. Dovrebbe spiegarcelo”.