(Money.it) Se ormai l’epidemia di Covid non è più preoccupante grazie allo sviluppo di vaccini e protocolli per poter prontamente isolare e individuare i casi, lo stesso non lo si può dire per il long-Covid, ossia la sindrome clinica caratterizzata dalla presenza di alcuni sintomi legati all’infezione da Sars-Cov-2, i quali insorgono o persistono anche mesi dopo la guarigione.
Spesso, infatti, dopo la guarigione possono insorgere problemi (da lievi a gravi) ai polmoni, al cuore, ma anche al tratto gastro-intestinale, e proprio recentemente due studi, uno statunitense e l’altro italiano, hanno evidenziato come a distanza di mesi – se non di un anno – gli ex pazienti possano sviluppare problemi intestinali.
Questo è quanto si apprende dallo studio della Washington University School of Medicine di St. Louis e dal Veterans Affairs St. Louis Health Care System, pubblicato su Nature Communications e dalla ricerca Gi-covid19 dell’Irccs Policlinico Sant’Orsola di Bologna, diretta dal professor Giovanni Barbara.
Per tale motivo è quanto mai opportuno conoscere quali sono i sintomi che possono insorgere anche dopo essere guariti dall’infezione del Covid, in modo da poter intervenire prontamente: ecco quali sono i sintomi e cosa hanno dimostrato gli studi scientifici.
Covid, ecco quali sono i sintomi che possono tornare anche se guariti
Le ricerche ultimamente si sono concentrate sul ritorno di sintomi gastro-intestinali che possono essere stati provocati dal virus, e nonostante si sia guariti questi possono ripresentarsi anche dopo mesi se non un anno.
Stando alle stime elaborate dallo studio statunitense, chi è stato contagiato e ha contratto il Covid-19 ha una possibilità maggiore del 36% di sviluppare a lungo termine problemi a stomaco e intestino rispetto a chi non è stato mai contagiato. Torna utile consultare la ricerca medica statunitense.
Dopo aver preso in esame le cartelle cliniche di ben 14
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