Covid, per cosa sono indagati Conte, Speranza e Fontana

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Wall Street

(Money.it) A distanza di tre anni la procura di Bergamo ha chiuso l’indagine sulla gestione dell’epidemia di Covid iniziata a febbraio 2020. È stata proprio la provincia di Bergamo quella dove il Covid si è presentato e ha causato più morti. Secondo le dichiarazioni di diversi giornali sembra che Giuseppe Conte, Roberto Speranza e Attilio Fontana siano stati indagati.

La procura stava indagando per un reato specifico: epidemia colposa. In totale sono una ventina gli indagati scrive l’Ansa e tra questi risulterebbero anche il governatore della Lombardia Fontana, l’ex assessore Gallera, il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Brusaferro, il presidente del consiglio superiore di sanità Locatelli e non meno importanti l’ex presidente del consiglio Giuseppe Conte e l’ex ministro della salute Roberto Speranza.

Al momento è l’indagine preliminare a essersi conclusa e nei prossimi giorni saranno presentate le difese, cioè tutti i documenti per dimostrare la propria innocenza. La procura di Bergamo infatti ricorda in una nota che l’avviso di conclusione delle indagini non è un atto di accusa. Ma quali sono i motivi per i quali questi nomi sono stati inseriti nella lista degli indagati per reati di “omicidio colposo plurimo”, “epidemia colposa aggravata” e il “rifiuto di atti d’ufficio”? Ecco cosa sappiamo sulla prima fase dell’indagine della procura di Bergamo sull’epidemia di Covid-19.

Epidemia colposa di Covid: chiuse le in


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