Il presidente dell’Istituto Superiore di sanità Silvio Brusaferro commenta i dati del monitoraggio settimanale su Covid-19
“Anche in Italia, sebbene in ritardo rispetto agli altri Paesi europei, c’è un trend in crescita: Per la settima settimana consecutiva c’è un trend in crescita, testimoniato dall’aumento dell’incidenza e da Rt sopra 1. In particolare, la circolazione è più elevata nel Nordest del Paese anche se l’aumento riguarda tutte le regioni. In Italia, come la scorsa settimana, la circolazione del virus riguarda soprattutto la fascia d’età sotto i 20 anni e quella tra i 30 e i 49 anni”.
Trend quindi in crescita prima delle festività natalizie nonostante l’aumento dei vaccinati e soprattutto nelle fasce d’età più giovani. I ricoveri, sebbene presenti, sono invece contenuti proprio grazie ai vaccini. Si esaminano anche i dati relativi alle varianti Delta plus e Omicron: “la Delta è ancora la più presente sul territorio, in più regioni è in corso un monitoraggio della circolazione di Delta plus e in più regioni sono stati segnalati casi di variante Omicron. Va evidenziato che i casi di Omicron sono riconducibili in larghissima parte a persone che hanno avuto contatti stretti o che provengono da zone come il Sudafrica”.
Silvio Brusaferro si sofferma anche sulla la terza dose di vaccino contro Covid-19: “Riduce ulteriormente il rischio di contrarre l’infezione in tutte le fasce d’età, anche rispetto a chi ha già completato il ciclo vaccinale. I dati mostrano come per chi ha fatto la terza dose il livello di protezione si innalza significativamente sia per quanto riguarda la possibilità di contrarre l’infezione sia per quanto riguarda la necessità di ricorrere a cure ospedaliere. Molto positivo è il fatto che quasi il 60% degli over 80 ha fatto la terza dose, resta critico il dato delle persone che non hanno iniziato il ciclo vaccinale e per cui è altamente raccomandato iniziarlo quanto prima”.