(Money.it) I radar della Difesa di Tapei hanno rilevato il passaggio di 38 aerei cinesi tra le 6 del mattino di giovedì 27 aprile e l’alba di oggi: così la Cina si prepara alla guerra in Taiwan. Si tratta, infatti, dell’incursione più imponente dopo le “grandi manovre” montate dall’Esercito popolare di liberazione cinese dall’8 all’11 aprile per protestare contro l’incontro tra la presidente taiwanese Tsai Ing-wen e lo speaker della Camera americana Kevin McCarthy in California.
38 aerei cinesi sulle coste di Taiwan, strategia intimidatoria o preparazione alla guerra?
La Difesa di Taiwan è rimasta particolarmente colpita dai movimenti dei veicoli militari cinesi (oltre ai 38 aerei, anche 6 navi da guerra sono state inviate presso le coste), nonostante questo tipo di incursioni intimidatorie non siano di certo una novità. Le esibizioni di potere sono ormai un punto fermo nella strategia di Xi Jinping, ma questa volta sembra esserci qualcosa di più.
Chieh Chung, ricercatore militare del think tank National policy foundation di Tapei, ritiene che le incursioni terminate questa mattina possano ricondursi all’esercitazione dei piani offensivi. Non solo, Pechino non aveva mai inviato tanti apparecchi in un solo giorno, ma la scelta di questi e la percorrenza di una traiettoria insolita lasciano presagire una vera e propria preparazione all’attacco.
Il comando cinese ha nuovamente utilizzato il drone d’attacco TB-001, già impiegato in precedenza per le esercitazioni nei cie
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