Il turismo è uno dei settori che maggiormente ha subito gli effetti della pandemia. Secondo i dati forniti dall’OCSE le riduzioni dei flussi globali oscillano tra il 60% e l’80% rispetto al 2019. L’Organizzazione mondiale del turismo (Unwto) stima perdite economiche che toccano i 1.100 miliardi di euro, tre volte superiori a quelle determinate dalla crisi economica del 2009.
L’Italia, che nel 2019 era fra i Paesi più visitati al mondo con 94 milioni di turisti stranieri, è stato uno dei paesi più colpiti. Assoturismo ha stimato a fine 2020 una contrazione degli arrivi del 61,8% e una contrazione delle presenze complessive del 55% (presenze straniere -71,2%; presenze dei residenti -38,7%), circa 50 miliardi di euro di consumi in meno per le attività ricettive e i servizi del turismo. Ma non tutto è perduto. Secondo l’Enit (Agenzia Italiana per il Turismo) nel 2022 non solo si tornerà ai livelli pre-Covid ma, addirittura, si avrà una crescita di due punti percentuale.
“Siamo davanti a un’evoluzione del modello di turismo e di accoglienza, un modello che semplicemente prima non esisteva” dice Luca Bernardoni Ceo e co-founder di Vikey, la startup romana che sta innovando
LEGGI TUTTO L’ARTICOLO SU AGI
Questo contenuto è di proprietà di AGIFinanza News 24 non detiene alcun diritto su tale contenuto, ma si limita soltanto a diffonderlo