(Money.it) Le immagini dell’acqua verde fluorescente di Venezia hanno fatto il giro d’Italia in pochissimo tempo. La colorazione non è data da un fenomeno naturale, come la possibile presenza di alghe, ma da un liquido tracciante. Secondo le prime teorie sembra essere un’azione dimostrativa, forse un’azione di attivisti ambientalisti, ma non è stata rivendicata ancora da nessuno. Il dubbio è sorto spontaneo perché nella giornata si è tenuta la storica manifestazione della Vogalonga.
Il liquido tracciante, che sembra essere proprio il liquido utilizzato per la colorazione delle acque in zona Ponte di Rialto, è quello utilizzato dagli idraulici per verificare una perdita di acqua e che permette, seguendone il tragitto, di scovare la zona di perdita. Si stanno quindi effettuando accertamenti, condotti dai Vigili del Fuoco, per capire non solo se può essere pericoloso per la salute della popolazione la presenza del liquido nei canali, ma anche per scovare il o i responsabili dell’azione.
Il presidente della regione Luca Zaia ha subito indetto una riunione con le Forze di Polizia per chiarire le dinamiche. Un passaggio fondamentale e che serve per districarsi dalle prime ricostruzioni, spesso fantasiose, che stanno serpeggiando tra i canali. Tra una teoria e l’altra emergono quella della presenza di un’alga giapponese, quella delle pasticche norvegesi o l’azione di
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