Cos’è questa storia della miniera di litio alle porte di Roma

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Wall Street

(Money.it) Nella città di Campagnano, a pochi chilometri dalla Capitale, inizia a diffondersi un crescente interesse per le risorse minerarie del territorio. A seguito di rilevamenti geologici, si inizi a parlare infatti della possibile presenza nel suolo di giacimenti di litio ovvio un metallo prezioso probabilmente nascosto nel sottosuolo a migliaia di metri di profondità e disciolto nell’acqua.

Anche chiamato oro bianco, si tratta di una risorsa preziosa per le batterie che sarà cruciale nei processi produttivi della transizione energetica per la costruzione delle batterie presenti nelle auto elettriche, nei cellulari o ancora quelle integrate nei impianti solari.

Il peso strategico di questi beni è peraltro sottolineato dall’aumento esponenziale dei suoi costi. Passando nel corso del 2022 da 14mila a 80mila euro a tonnellata, il litio è una risorsa cruciale. A dirlo, in occasione della presentazione della nuova legge UE sulle materie prime critiche, è anche la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen:

«Si prevede che la produzione di batterie che alimentano i nostri veicoli elettrici farà aumentare la domanda di litio di 17 volte entro il 2050».

Dove si trova il litio?

A stimare la presenza di litio geotermico – cioè disciolto nell’acqua sotterranea – sono state le mappe del Cnr pubblicate alcuni mesi fa sulla rivista Minerals che, in un articolo, definisce quelle laziali come miniere atipiche.
In queste rappresentaz


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