(Money.it) L’eredità non è mai un problema banale, anche perché le problematiche burocratiche e legislative incidono sugli eredi in un momento particolarmente delicato. Nella circostanza più semplice che si possa immaginare il defunto ha lasciato un testamento presso il notaio, disponendo delle sue volontà senza ledere le quote di legittima. Ecco che, anche in questo caso, la situazione può complicarsi, ad esempio quando uno degli eredi designati è deceduto. Come si divide l’eredità in questi casi?
In realtà, stabilire a chi va l’eredità se un erede muore prima del testatore non è possibile con sicurezza, in quanto il lascito ereditario è sottoposto all’accettazione degli eredi. Bisogna più propriamente parlare di chiamati all’eredità e quindi chiedersi chi avrà la possibilità di accettare l’eredità al posto dell’erede defunto.
Come si divide l’eredità se uno degli eredi è morto?
La successione in caso di erede defunto può articolarsi in modi differenti, a seconda delle situazioni. In ogni caso, la quota ereditaria dell’erede defunto sarà necessariamente destinata a un altro soggetto, che può decidere se accettarla o meno. In altre parole, l’eredità dell’erede morto non va persa. Più nello specifico può avvenire:
- La sostituzione testamentaria.
- La rappresentazione.
- L’accrescimento tra eredi.
- La successione legittima.
La sostituzione testamentaria in caso di erede deceduto
La sostituzione testamentaria è sicuramente la più semplice e immediata tra le soluzioni circa la successione dell’erede defunto. Come è evidente dal nome stesso, la sostituzione testame
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