(Money.it) Crolla la diga di Kakhovka e l’Ucraina trema per il rischio di inondazioni e per un possibile disastro nucleare, a causa della vicinanza con la centrale nucleare di Zaporizhzhia.
La diga, stando a quanto dichiarato dal comando meridionale delle forze ucraine, sarebbe stata fatta saltare in aria dall’esercito russo e Andriy Yermak, il consigliere del presidente Volodymyr Zelensky accusa Mosca di “ecocidio”.
Il Cremlino respinge, però, ogni accusa e incolpa l’esercito ucraino dell’accaduto: la diga sarebbe crollata a causa dei bombardamenti ucraini. Se per il momento non è possibile stabilire a chi sia da imputare tale incidente, si teme per le possibili conseguenze.
Infatti, mentre Kiev e Mosca continuano ad accusarsi a vicenda, il rischio di inondazioni minaccia non solo gli abitanti della regione di Kherson ma anche la sicurezza della vicina centrale nucleare di Zaporizhzhia, tanto da temere un possibile disastro nucleare. ma perché la diga è così importante e cosa accadrebbe in tal caso? Ecco tutto quello che c’è da sapere riguardo.
Perché il crollo della diga di Kakhovka potrebbe causare un disastro nucleare?
Ancora una volta la sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia è messa a repentaglio a causa dei continui bombardamenti nella regione del Kherson. Questa volta l’artiglieria ha colpito duramente la diga di Kakhovka.
Costruita nel 1956 come parte della centrale idroelettrica fluviale sul fiume Dnepr a Nova Kakhovka, in Ucraina. La diga è la sesta e ultima della cascata del Dnepr. Alta 30 metri e larga centinaia di metri, la diga attraversa l’enorme fiume Dnipro, trattenendo un serbatoio di 18 chilometri cubi di acqua, pari a quello del Great Salt Lake nello Utah, negli Stati Uniti.
Il crollo della diga potrebbe causare un’inondazione negli insediamenti sottostanti, mettendo in pericolo ben 16mila persone, ma non solo. Anche la centrale nucleare di Zaporizhzhia è a rischio. L’acqua del bacino rifornisce la penisola di Crimea a sud e fornisce acqua di raffreddamento alla centrale nucleare, la più grande d’Europa.
Al momento l’Aiea (Agenzia internazionale per l’energia atomica) ha dichiarato su Twitter che sta monitorando da vicino la situazi
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