Cosa sono le opzioni? Guida completa

Di Redazione FinanzaNews24 9 minuti di lettura
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(Money.it) Le opzioni sono strumenti finanziari derivati, ossia il loro valore dipende dal valore di un altro strumento finanziario, noto come bene sottostante. Le opzioni sono tra gli strumenti finanziari più complessi, ma anche più versatili, disponibili sui mercati mondiali.

Le opzioni sono spesso utilizzate come strumenti di copertura contro le fluttuazioni del prezzo del bene sottostante. Ad esempio, un pastificio potrebbe utilizzare le opzioni per proteggersi dalle variazioni del prezzo del grano in futuro. Acquistando un’opzione call, il pastificio ha il diritto, ma non l’obbligo, di acquistare un quantitativo di grano ad un prezzo prestabilito in una data futura. In questo modo, il pastificio si mette al riparo dalle possibili oscillazioni dei prezzi del grano, poiché sa che potrà acquistarlo ad un prezzo prefissato.

Le opzioni sono anche utilizzate come strumenti di speculazione, consentendo agli investitori di sfruttare le variazioni del prezzo del bene sottostante. Inoltre, le opzioni offrono la possibilità di generare reddito, ad esempio attraverso la vendita di opzioni coperte, in cui l’investitore possiede il bene sottostante e vende un’opzione call su di esso.

In questa guida completa, esploreremo il funzionamento delle opzioni e i vari elementi che le compongono, come il prezzo di esercizio, la scadenza e il premio. Inoltre, esamineremo i vantaggi e gli svantaggi delle opzioni e le diverse strategie di trading con le opzioni, come l’acquisto di opzioni call o put, la vendita di opzioni call o put, le combinazioni di opzioni e la copertura con opzioni. Infine, vedremo come le opzioni possono essere utilizzate nel contesto dell’investimento, sia per la copertura del rischio che per la speculazione e la generazione di reddito.

Cosa sono le opzioni

Le opzioni sono un strumento derivato che consente di acquistare o vendere un bene sottostante, senza però l’obbligo di farlo, in cambio del pagamento di un premio. L’operazione di acquisto o vendita avviene ad un prezzo prefissato, stabilito entro una data specifica.

Ecco quindi gli elementi che ci permettono di capire cosa sono le opzioni:

  • sottostante – Un qualsiasi titolo, indice, valuta, tasso d’interesse, materia prima o fondo di investimento che sia alla base dell’opzione;
  • premio – somma di denaro versata per sottoscrivere il contratto, non recuperabile;
  • diritto di acquisto o di vendita – in sede di sottoscrizione del contratto, si deciderà se vantare il diritto di acquisto o di vendita sul bene sottostante:
  • prezzo di esercizio (o strike price) – prezzo al quale avverrà lo scambio, definito alla sottoscrizione del contratto;
  • data stabilita – data entro e non oltre la quale il sottoscrivente potrà esercitare il diritto.

Un esempio concreto di opzione call è rappresentato dall’acquisto di una opzione call sulle azioni Tesla. Se ad esempio il prezzo di esercizio (o «strike price») dell’opzione call è pari a 200 dollari e la scadenza dell’opzione è fissata a tre mesi, l’opzione può essere acquistata al prezzo di 2,30 dollari. Attualmente, per comprare direttamente un’azione Tesla è necessario spendere 194,70 dollari.

Se tra tre mesi il prezzo delle azioni Tesla dovesse salire a 210 dollari, il possessore dell’opzione call potrebbe esercitare il diritto di acquistare 100 azioni Tesla al prezzo di 200 dollari, realizzando così un guadagno di 10 dollari per azione. Tuttavia, se il prezzo delle azioni dovesse rimanere sotto il prezzo di esercizio dell’opzione, l’acquisto dell’opzione non sarebbe conveniente e il possessore dell’opzione perderebbe il premio pagato per l’acquisto.

L’opzione call rappresenta quindi un’opportunità di investimento che permette di beneficiare di un potenziale aumento del prezzo del sottostante, nel nostro caso le azioni Tesla, senza dover investire direttamente sull’acquisto delle azioni stesse.

Le opzioni sono dunque un particolare strumento finanziario il cui valore dipende dal prezzo del bene sottostante. L’opzione in sé non rappresenta un’attività reale, ma piuttosto una forma di contratto. Il bene sottostante può essere qualsiasi cosa, come ad esempio un titolo, un’azione, un indice, una materia prima o una valuta.

Opzioni: a cosa servono?

Le opzioni possono essere utilizzate per diversi scopi, tra cui a fini di copertura o speculativi.

Copertura
Il mio fine sarà un fine di copertura se voglio assicurarmi il diritto di acquisto (o di vendita) di un bene e lo faccio perché temo che il prezzo possa variare con il tempo, portandomi a pagare una cifra più alta di quella che avrei assicurata sottoscrivendo l’opzione.

Per esempio, un’azienda che ha in programma di comprare grandi quantità di grano ma teme un rincaro del prezzo, sottoscriverà un’opzione che le darà il diritto di acquistare grano, entro una data futura, ad un prezzo stabilito.

Speculazione
Il mio fine sarà un fine speculativo se il mio interesse è quello di realizzare un profitto sulla base di aspettative di rialzo o di ribasso del prezzo del sottostante.

Per esempio, un investitore prevede un rialzo delle azioni X al di sopra dei €10, con la quotazione odierna ferma a €5. Sottoscriverà quindi un’opzione che gli darà il diritto di acquisto di un determinato numero di azioni X a, ad esempio, €6.

Se le aspettative si realizzeranno e il prezzo salirà a €10, l’investitore si ritroverà, entro la data stabilita, a poter acquistare le azioni X ad un prezzo decisamente inferiore al loro valore di mercato, avendo realizzato un profitto potenziale superiore al 60%.

Come funzionano le opzioni

Le opzioni sono uno strumento finanziario complesso, ma il loro funzionamento può essere compreso con relativa facilità.

Definizione di opzioni call e put Esistono due diverse tipologie di opzioni:

  • opzioni call: danno il diritto di acquisto del bene sottostante, sono assimilabili ad una posizione long e prevedono un’aspettativa di rialzo del prezzo;
  • opzioni put: danno il diritto di vendita del bene sottostante, sono assimilabili ad una posizione short e prevedono un’aspettativa di ribasso del prezzo.

L’acquirente di una opzione è tenuto a pagare un premio, libero poi di esercitare il diritto di acquisto o di vendita. Ad esempio, se si acquista un’opzione call su una particolare azione, si ha il diritto, ma non l’obbligo, di acquistare quella azione al prezzo di esercizio entro la data di scadenza dell’opzione. Se il prezzo dell’azione supera il prezzo di esercizio, l’acquirente dell’opzione call può esercitare il suo diritto di acquistare l’azione al prezzo di esercizio e rivenderla sul mercato per un profitto. Se invece il prezzo dell’azione rimane al di sotto del prezzo di esercizio, l’acquirente dell’opzione call non ha alcun obbligo di acquistare l’azione e la sua perdita sarà limitata al premio pagato per acquistare l’opzione.

Opzioni europee e americane Al di là delle opzioni call e put, esistono due grandi famiglie di opzioni:

  • opzioni americane: se il diritto di acquisto o vendita può essere esercitato durante la vita dell’opzione ed entro la data di scadenza;
  • opzioni europee: se il diritto di acquisto o vendita può essere esercitato esclusivamente alla data di scadenza.

Oltre a queste esistono poi numerose varianti di opzioni, chiamate opzioni esotiche, che ne complicano l’utilizzo rendendole adatte a situazioni particolari e per investitori molto esigenti.

Payoff e struttura delle opzioni

Vediamo ora il payoff delle opzioni call e put, ovvero un esempio grafico che descrive il profitto ottenibile in entrambi i casi, cominciando dall’opzione call:


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