Cosa sappiamo sulla fuga di documenti del Pentagono

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Wall Street

(Money.it) Il dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti ha avviato le indagini per scoprire chi c’è dietro alla diffusione del materiale top secret sui social network. In questi giorni almeno una dozzina di documenti secretati è stata diffusa, creando non poche preoccupazioni alla Casa Bianca, che ora cerca una talpa. Le indagini hanno appena preso il via, ma non mancano già congetture e ipotesi sollevate dai vertici delle nazioni coinvolte. Ecco cosa sappiamo per ora sulla fuga di documenti dal Pentagono.

Fuga di documenti dal Pentagono, perché le informazioni top secret dovevano restare tali

L’intelligence statunitense si sta dedicando alla questione della fuga di documenti con estrema attenzione, nel tentativo di evitare – o perlomeno limitare – le possibili conseguenze per gli Stati Uniti. Chiaramente il primo pensiero va alle fonti e agli informatori, che saranno decisamente scoraggiati da una simile diffusione del materiale riservato.

Perdere parte delle proprie fonti è tuttavia solo uno dei pericoli per il governo statunitense, che rischia anche di trovarsi coinvolto in un conflitto diplomatico non da poco. Parte del materiale diffuso sui social riguarda il conflitto tra Russia e Ucraina, ma non solo. Ad essere stati impropriamente pubblicati sono anche altri dossier dedicati alla sicurezza e riguardanti:

  • Cina;
  • Indo-Pacifico;
  • Medio Oriente (in particolare l’Israele e i capi del Mossad, l’agenzia di intelligence israeliana);
  • terrorismo.

L’esistenza di questa documentazione riservata, secretata anche nei confronti degli Stati alleati, potrebbe compromettere seriamente i già delicati equilibri internazionale. Come riportato anche dal New York Times, sembra quasi che gli Stati Uniti tengano sotto controllo anche i propri alleati, senza condividere con loro la documentazione che li riguarda.

Con riferimento all’Ucraina, in particolare, l’attenzione ai leader politici e militari sembra risultante dalla difficoltà di Washington a conoscere le strategie di combattimento ucraine. Anche Seul è stata attenzionata, ma sempre per quanto riguarda il conflitto, nel dettaglio riguardo agli aiuti militari per Kiev.


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