Cosa rischia chi non vota, le vere conseguenze smentendo le fake news

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
Wall Street

(Money.it) Riguardo alle conseguenze per chi non vota ci sono diverse credenze popolari che è bene smentire: chi non partecipa alle elezioni, indipendentemente dal numero di volte che si assenta, non rischia nulla, se non che perde l’occasione per esercitare il proprio diritto di voto.

Le fake news che ci capita di ascoltare a riguardo sono diverse: ad esempio, c’è chi ritiene che non presentandosi alle elezioni per 3 volte, oppure per 10 anni consecutivi, si perda il diritto di voto. Falso: vero che il diritto di voto in Italia si può anche perdere, ma tra le ragioni che lo prevedono non c’è il non presentarsi alle elezioni. Così come è bene smentire la credenza secondo cui dopo un certo numero di mancate partecipazioni la tessera elettorale sia da rifare.

Non ci sono quindi rischi nel non votare, ma bisogna considerare comunque le conseguenze politiche. Ad esempio, in un referendum abrogativo (ma non in quello costituzionale o confermativo) il non voto può influire anche sul risultato finale poiché se non viene raggiunto il quorum questo non si considera valido. Nel caso delle elezioni politiche, o amministrative, invece, il non voto semplicemente viene considerato come tale: non è vero, quindi, che chi non si presenta favorisce la maggioranza, tuttavia ha ragione chi sostiene che astenersi rappresenta a tutti gli effetti una “non decisione”.

Votare, d’altronde, è tanto un diritto quanto un dovere di ogni cittadino che ha compiuto la maggiore età, in quanto è l’unico modo per partecipare concretamente alla vita politica e istituzionale del Paese.

Detto questo, invitando dunque ogni cittadino a riflettere bene prima di confermare la propria intenzione di non votare, è bene rispondere alla domanda con cui abbiamo aperto questo articolo, ossia se si perde qualche diritto nel caso ci si astenga da più di un’elezione. Come detto sopra no, poiché nessuno però può essere costretto a votare, in quanto si tratta di un diritto costituzionalmente garantito e non di un obbligo.

Il diritto di voto secondo la Costituzione


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