(Money.it) Cosa rischia chi non presenta la dichiarazione dei redditi? Come tutti ben sappiamo la presentazione della dichiarazione annuale dei redditi è un obbligo per quasi tutti i contribuenti. Alcuni sono esentati dall’obbligo ma semplicemente perché non hanno sicuramente tassazione in più da pagare a conguaglio. E’ il caso di chi ha un solo sostituto di imposta che versa al suo posto tutte le tasse dovute (e non ha altri redditi). Ma ci sono anche altri casi in cui si è esentati dalla presentazione.
In ogni caso la mancata presentazione può dipendere da una dimenticanza del cittadino, ma anche da una libera scelta, ma le conseguenze per chi non rispetta le scadenze di invio sono sempre le stesse.
Ricordiamo che la scadenza di presentazione varia in base al modello dichiarativo che si presenta:
- se si sceglie di utilizzare il modello 730/2023 sia precompilato che ordinario (scelta solitamente fatta da lavoratori dipendenti e pensionati) la presentazione deve essere entro il 2 ottobre (la scadenza è fissata al 30 settembre che cadendo di sabato la fa slittare al lunedì successivo, 2 ottobre);
- se si presenta il modello Redditi (che solitamente utilizzano lavoratori autonomi e professionisti con partita Iva) la scadenza è fissata al 30 novembre 2023.
Sotto il grande cappello della dichiarazione dei redditi quindi ci sono vari tipi di modello da scegliere, compilare e trasmettere all’Agenzia delle Entrate entro una determinata scadenza, se non si vogliono rischiare pesanti sanzioni.
Se non si rispetta la data ultima per l’invio si può comunque recuperare, ma la tempistica è fondamentale, perché il contribuente può comunque
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