(Money.it) Gli esami di Maturità sono ormai alle porte e gli studenti sono alle prese con il ripasso dei programmi delle materie, in previsione delle prove scritte e del colloquio orale che rimane, forse, la prova più temuta dagli studenti.
A separare i maturandi dalla fine del proprio percorso scolastico ci sarà, infatti, l’esame orale, quello più temuto, dove gli studenti affronteranno una commissione d’esame.
Commissione d’esame che ritorna a essere composta dal presidente di commissione, 3 commissari interni e 3 commissari esterni, tornando definitivamente al tipico colloquio orale pre-pandemia, dopo ben tre anni in cui le commissioni sono state formate solo ed esclusivamente da membri interni.
E se il 26 gennaio 2023 il Miur ha reso note le materie degli esterni, mentre il 4 maggio sono stati pubblicati gli elenchi dei presidenti di commissione, solo il 1° giugno il Ministero ha pubblicato i nomi dei docenti esterni.
Membri esterni che rimangono forse i docenti più temuti dagli studenti, in quanto mai visti prima dell’esame. E in molti si domandano quali domande possano essere poste dai docenti esterni durante l’esame orale: la risposta non è per nulla scontata.
Commissione Maturità 2023, chi sono i commissari esterni?
Come anticipato la commissione d’esame torna ad essere mista, con un presidente di commissione (esterno), 3 membri interni e 3 docenti esterni, questi ultimi sono gli stessi solo per due classi.
Le materie degli esterni vengono stabilite dal Miur entro il 30 gennaio, insieme alle materie della seconda prova. A questo punto i docenti delle materie “esterne” possono liberamente presentare la domanda di partecipazione al Ministero come aspiranti commissari esterni in altre scuole e per farlo basta avere all’attivo un solo anno di servizio.
In realtà può capitare, a volte, che il commissario esterno non abbia mai insegnato, in quanto ha solo presentato la “mes
© Money.it