Coronavirus, tra test rapidi e controlli in auto: cosa prevede la nuova circolare

Di Redazione FinanzaNews24 4 minuti di lettura
Wall Street

Aumentano i controlli per prevenire la diffusione dei contagi da Covid-19. Il Coronavirus purtroppo continua a mietere vittime e, per questo motivo, con la speranza che presto tutto possa tornare alla normalità, il Ministero della Salute ha recentemente emanato una circolare con la quale ha autorizzato controlli sempre più attenti e frequenti su tutto il territorio italiano. Obiettivo: far rientrare il prima possibile l’emergenza sanitaria.

Test in auto e tamponi rapidi: le linee guida per le Regioni

Nella circolare del Ministero linee guida importanti sono stati delineate per le Regioni. Nella stessa, per esempio, è stata riconosciuta alle autorità competenti la possibilità di effettuare test di controllo direttamente in auto. Tale provvedimento, tuttavia, riguarda specifici territori, quelli più a rischio, ovvero zone dove vi sono concentrati focolai o aree in cui il numero dei decessi ha registrato picchi preoccupanti.

Con le strutture sanitarie sovraccariche di lavoro, infatti, si è pensato di organizzare dei veri e propri laboratori mobili, disposti e attrezzati per il prelievo di campioni direttamente attraverso il finestrino aperto dell’automobile. Il paziente, quindi, dovrà rimanere all’interno dell’auto, mentre il personale sanitario (sempre usando le opportune precauzioni) potrà tranquillamente rispettare le distanze di sicurezza necessarie per ridurre il rischio di infezione.

Per facilitare e rendere celeri i controlli, inoltre, la circolare ha autorizzato il ricorso ai cosiddetti tamponi rapidi. Al momento i test approvati e considerati idonei dal Ministero sono 11 e sono tutti indicati nel documento. Le Regioni, pertanto, dovranno rivolgersi alle aziende indicate nel documento per l’approvvigionamento degli stessi.

Tamponi rapidi e controlli: le categorie che hanno la priorità

L’emergenza sanitaria sta esponendo al contagio sopratutto le categorie impegnate in prima linea contro il Coronavirus. I soggetti più a rischio oggi sono sicuramente gli operatori sanitari.

Non solo medici e infermieri, ma anche operatori socio sanitari, tutto il personale del pronto soccorso, gli impiegati ai servizi di emergenza, gli operatori RSA, gli impiegati nelle strutture per anziani, ma anche ausiliari e tecnici di ospedali e cliniche. Per questo motivo, come specificato dalla circolare, a queste categorie i controlli devono essere assicurati e i test devono essere effettuati con priorità.

Tamponi rapidi devono essere inoltre effettuati su tutti gli operatori sanitari esposti a rischio trasmissione e sui lavoratori sintomatici impiegati all’interno dei settori che, come indicato dal decreto del Governo, rientrano tra i servizi pubblici essenziali (anche se la sintomatologia è lieve).

Test anticorpi: il Ministero della Salute fa chiarezza

In merito ai test sugli anticorpi, su cui molti avevano riposto le speranze, il Ministero della Salute ha chiarito nella circolare che fondamentali – ad oggi – rimangono i test “basati sul rilevamento del virus in secrezioni respiratorie”. I test sugli anticorpi, dunque, per il momento sono da considerarsi “non attendibili”.

Articolo originale di Quifinanza.it.

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