Riflettori puntati sulle Banche centrali, con la paura da Coronavirus che continua a paralizzare i servizi mettendo a dura prova l’economia globale, già in fase di rallentamento. I segnali che arrivano nelle ultime ore portano a pensare che ci stia muovendo per limitare i danni e irrobustire l’economia.
Non solo Fed. Anche la Bce “monitora da vicino gli sviluppi e le implicazioni sull’economia” del Coronavirus: “siamo pronti a prendere le misure appropriate e mirate, se necessario”. A confermarlo la Presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde.
Ad anticipare lo scenario qualche ora prima le parole del Vicepresidente Luis de Guindos, in un discorso a Londra, dopo aver avvertito dei rischi del Coronavirus sulla crescita nell’Eurozona. La BCE “è pronta a ricalibrare tutti i sui strumenti, a seconda dei casi, per garantire che l’inflazione salga verso l’obiettivo” dell’Eurotower “in modo sostenibile”, ha detto.
“Le prospettive avevano mostrato segnali di stabilizzazione dopo la decelerazione del 2018 ma l’esplosione del Coronavirus ha portato un nuovo elemento di incertezza”, ha spiegato, sottolineando che il virus “può avere effetti sia sulla domanda che sulle forniture” per cui le esportazioni dall’Eurozona potrebbero “soffrire a causa delle misure di quarantena adottate dalla Cina”. Inoltre, ha sottolineato De Guindos, ci potrebbe essere un impatto anche sul settore dei servizi nell’eurozona. “La Bce resta vigile e monitorerà con attenzione tutti i dati che arriveranno“, ha dunque assicurato.
Dalle principali banche centrali pronta dunque un’ancora di salvezza all’economia colpita dall’epidemia come delineato in un report di Goldman Sachs.
VOLA WALL STREET – In scia alle dichiarazioni del Presidente Powell, Wall Street ha messo a segno il rally maggiore dal dicembre 2008. In Europa, Londra più reattiva delle altre ha chiuso in rialzo.
Articolo originale di Quifinanza.it.