In tempi di crisi ed incertezza economica, sono tante le domande dei risparmiatori sulle giacenze del proprio conto corrente.
Tra le tante, quanti soldi conviene tenere sul conto corrente? È rischioso avere troppa liquidità?
Le paure sono anche fondate. Si parte dalla cosiddetta “tassa patrimoniale” per arrivare ai controlli serrati dell’Agenzia delle Entrate. Per questo motivo le domande che ci poniamo continuamente sono più che legittime. Oltre ai rischi appena valutati, ci potrebbe essere anche il dubbio su quanto cambi la tassazione applicata dalla banca a seconda dell’importo depositato. In ogni caso, alla base di tutto vi sono molte paure, spesso generate dalla poca conoscenza delle regole e dei ruoli dei vari istituti bancari.
Partiamo dalla correlazione tra importo giacente e tassazione applicata
Quanto costa conservare denaro in un conto? Normalmente non si parla di cifre astronomiche e in ogni caso è sempre qualcosa che è possibile visionare prima di effettuare dei depositi. Chiaramente la vision cambia quando si valuta l’operazione nel long term, dove le cifre cominciano ad essere più cospicue. Una delle regole che bisogna tener presente, a titolo esemplificativo, è che il bollo di 34 euro annuale non viene applicato per le giacenze inferiori ai cinquemila euro.
Inoltre, esiste anche un problema relativo all’inflazione che, come nel 2017, può portare a una riduzione dei risparmi.
E se la banca fallisce?
Lo spettro del fallimento di una banca, per i catastrofisti, è sempre dietro l’angolo. In realtà l’ipotesi che ci possa essere una crisi talmente dura (o addirittura un colpo di Stato come a volte si sente dire) da far fallire una banca o molte banche, è abbastanza remota. Anche se il rischio a livello più generale esiste. Guardiamo ad esempio la questione Lehman Brothers, che ha colpito duramente tutta l’economia americana. In quel frangente si disse “troppo grande per fallire“, da cui anche l’omonimo film Too Big to Fail – Il crollo dei giganti. Oppure, per restare in casa nostra, il recente fallimento della Banca Popolare di Bari.
Per concludere va specificato che anche in caso di fallimento (liquidazione coatta amministrativa) di una banca, i piccoli risparmiatori non sarebbero totalmente interessati, poichè con le nuove regole europee, solo i correntisti con depositi di oltre 100.000 euro verrebbero colpiti da tale evento.