(Money.it) La controffensiva ucraina è stata un fallimento? La grande controffensiva iniziata lo scorso 6 giugno potrebbe aver dimenticato di compiere un’azione essenziale per il raggiungimento dell’obiettivo: i Generali di Kyiv non hanno aperto un varco. Ma perché? La Nato ha dimenticato di formare l’esercito ucraino sulle operazioni dei “guastatori”.
Secondo le analisi di alcuni esperti, pubblicate su La Repubblica, i comandanti ucraini hanno ignorato l’importanza dei genieri d’assalto, ovvero di coloro che nell’assalto aprono varchi nei campi minati, portano via i mezzi colpiti prima che l’artiglieria li distrugga e gettano ponti sui torrenti per permettere il passaggio in entrambe le direzioni.
Kyiv non avrebbe fatto niente di tutto ciò, lasciando terreno ai russi per piazzare trappole. I risultati sono chiari, commentano ancora gli analisi: da 48 giorni la controffensiva è ferma. Insomma da qualche parte è stato commesso un errore, oppure non c’è stato il tempo di addestrare delle squadre specializzate.
La colpa è quindi anche della Nato che non ha schierato o spronato a schierare simili forze di “guastatori”. Non a caso questo genere di squadre usano strumenti di cui gli esercizi occidentali sono molti gelosi e che difficilmente donano o vendono. Viene riportato un esempio esplicativo: mentre i carri armati
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