La cara e ormai “vecchia” inflazione ci sta accompagnando da molto tempo e non appare più come un fenomeno temporaneo a seguito della pandemia. L’inflazione ormai al 6,9% è diventata rapidamente una situazione che il Belpaese semplicemente non affronta se non sui media ma nulla di fatto in termini di idee per limitarla da almeno trent’anni.
Dove tutto è iniziato? energia e materie prime sono state le prime ad aumentare, ulteriormente spinte al rialzo dalla guerra in Ucraina. Questi incrementi hanno avuto ripercussioni su tutti i settori produttivi e di conseguenza sui consumi dei cittadini, dalle bollette al costo dei carburanti e dei prodotti alimentari.
Chi ha dovuto cambiare maggiormente le proprie abitudini per resistere?
Più basso è il reddito, maggiore è l’aumento dei prezzi dei beni che sono anche essenziali, quindi le famiglie meno abbienti sono le più colpite: Il 43% degli italiani ha visto peggiorare la propria situazione economica nell’ultimo anno. Il 25% ha difficoltà a pagare i conti, il 21% è costretto a razionare carne e pesce, il 18% ha annullato o posticipato un viaggio di piacere.
Ad analizzare quali quantitativamente il fenomeno è stata un’indagine realizzata da Altroconsumo. Ne è emersa una fotografia della situazione delle famiglie italiane in forte crisi: prezzi in aumento e salari invariati hanno costretto le famiglie a modificare le proprie abitudini di acquisto e di spesa negli ambiti del consumo domestico, della mobilità, del cibo, shopping, tempo libero e salute.
Per aiutare i consumatori Altroconsumo ha indagato anche sulle catene dei supermercati più convenienti.
Il campione intervistato da Altroconsumo ha messo al primo posto Tosano, il colosso della Gda che opera in Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna con 17 ipermercati. Al secondo posto Eurospin, con 1.200 negozi in Italia. Al terzo posto, a pari merito, la catena In’s e anche Prix.
Insieme ai prezzi, ciò che conta nella valutazione è la pulizia, la qualità dei prodotti, la varietà dell’offerta e i tempi di attesa alla cassa. La facilità di acquisto di tutto porta la qualità dei prodotti Cadoro, Mega, Alì, Dpiù e Poli ai vertici della classifica Esselunga, Ipercoop e Iper.Conad prima per quota di mercati ed Esselunga per utili. Gli ipermercati si aprono ad ulteriori campagne sconti crescono ed emerge un nuovo fenomeno: scaffali vuoti e acquisti proporzionati: offerte studiate dall’olio di semi (che ha subito pesanti rincari) al pesce (ormai si sceglie sempre più il surgelato). In aumento anche il prezzo della pasta e della passata: aumento del 12%. Anche per il Vino cambiano le abitudini: secondo la classifica dei più venduti al supermercato sul podio ci sono Chianti , Lambrusco e Montepulciano.