Contributo a fondo perduto per imprese e professionisti con ricavi di 15 milioni di euro

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura

Dal Sostegni bis arriva nuovi contributi a fondo perduto per imprese e professionisti con ricavi fino a 15 milioni di euro. Il contributo è del  il 20 e il 30% della perdita dei ricavi

Il decreto Sostegni bis introduce un nuovo sussidio per imprese e professionisti con un reddito fino a 15 milioni di euro. Si tratta di un aumento del numero di beneficiari di indennizzi già concessi per i quali sono aperte le procedure per la domanda, ma con una serie di differenze in termini di calcolo e corrispettivi. Le novità (incluse nell’articolo 1 del D.Lgs. 73/2021, cui si aggiunge il comma 30 bis) sono state inserite nel passaggio alla Camera.

Il decreto riconosce quindi un contributo a fondo perduto per le imprese e partita IVA con reddito nel 2019   da 10  a 15 milioni di euro, nonché una perdita di fatturato di almeno il 20-30% nel 2020 o da aprile 2020 al 31 marzo 2021.

Altri requisiti per ricevere il contributo cambia come segue:

  • perdita di reddito nel 2020 rispetto al 2019: l’indennizzo è dovuto nella misura del 20% della differenza tra la fatturazione media mensile nel 2020 e nel 2019; Chi ha diritto a tale contributo percepisce anche l’indennità prevista dai commi da 1 a 3 del dl Sostegni, per la quale, in pratica, riceve anche una doppia indennità di pari importo con partita IVA in vigore dal 26 maggio 2021;
  • perdita di reddito da aprile 2020 a marzo 2021 rispetto ai 12 mesi precedenti: le aziende che scelgono di parametrizzare il contributo per questo periodo e richiedono anche un fondo a fondo perduto basato sul 2020 sono compensate al 20% calcolato dalla differenza sulla fatturazione media mensile (ma non ottengono un secondo compenso per lo stesso importo), che arriva fino al 30% se non hanno mai preso un intero contributo 2020.

La domanda viene presentata all’Agenzia delle Entrate attraverso modalità telematiche che verranno determinate con apposito regolamento. Di conseguenza, questo nuovo pubblico non potrà presentare una richiesta con i modelli e le procedure già previste per altre categorie di destinatari del Sostegni bis, ma dovrà attendere uno specifico orientamento.

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