Contributi INPS e posizioni INAIL: tutto quello che c’è da sapere sulle sanzioni

Di Barbara Molisano 2 minuti di lettura
Semplificazioni sulle esenzioni contributive
Semplificazioni sulle esenzioni contributive

Il decreto di attuazione del PNRR n. 19 del 2024 porta importanti novità in ambito contributivo e dei premi INAIL, con l’obiettivo di favorire un adempimento collaborativo da parte dei contribuenti. Le misure agevolative e le semplificazioni previste entreranno in vigore dal 1 settembre 2024, seguendo l’impostazione già adottata in ambito tributario con i recenti decreti legislativi di attuazione della riforma fiscale.

Tassi di riferimento più agevoli

In particolare, il nuovo regime sanzionatorio per le violazioni contributive prevede delle sanzioni specifiche in base al tipo di violazione commessa. Ad esempio, per il mancato o ritardato pagamento contributivo, le sanzioni civili applicate saranno al tasso ufficiale di riferimento più il 5,5% annuo, con una sanzione massima del 40% dell’importo non pagato.

Per l’evasione, ovvero se vengono omesse registrazioni, denunce o dichiarazioni, si prevede una sanzione del 30% annuo con una sanzione massima del 60% dell’importo non pagato. Tuttavia, se la denuncia viene fatta spontaneamente e il pagamento avviene entro i termini previsti, sono previsti dei tassi di sconto sulle sanzioni.

Semplificazioni nella comunicazione tra cittadino e istituzione

Il decreto 19 del 2024 introduce anche delle semplificazioni nelle comunicazioni tra INPS e contribuenti, con l’obiettivo di agevolare la regolarità contributiva e evitare contestazioni future. L’INPS condividerà con i contribuenti i dati raccolti anche da altre banche dati riguardanti le prestazioni lavorative e gli obblighi previdenziali. Allo stesso tempo, i contribuenti avranno la possibilità di segnalare informazioni aggiuntive all’Istituto.

È importante sottolineare che l’INPS potrà effettuare controlli sugli obblighi contributivi, compresi quelli legati al lavoro in somministrazione o tramite distacco, utilizzando dati propri o di altre amministrazioni. In caso di discrepanze, l’INPS potrà emettere avvisi di accertamento e convocare gli interessati presso gli uffici territoriali.

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