Contratto preliminare per l’acquisto di casa: ecco la guida semplificata e aggiornata

Di Barbara Molisano 3 minuti di lettura
Acquisto casa

La recente Guida all’acquisto della casa 2024 dell’Agenzia delle Entrate aggiorna le norme sulla tassazione delle compravendite immobiliari, con un focus particolare sugli immobili “prima casa” e tra gli aspetti cruciali per chi intende acquistare una casa, c’è la comprensione del contratto preliminare, comunemente noto come compromesso.

Cos’è il contratto preliminare e perché si stipula

Il contratto preliminare o compromesso, è un accordo tra il venditore e l’acquirente che li impegna a firmare un successivo contratto definitivo di compravendita. Questo tipo di contratto è spesso utilizzato quando la vendita immediata non è possibile, ad esempio se l’acquirente è in attesa di un mutuo o il venditore sta aspettando la consegna di una nuova abitazione ed è fondamentale che il preliminare sia redatto in forma scritta, sia come scrittura privata, scrittura privata autenticata, o atto pubblico, e registrato entro 30 giorni dalla sottoscrizione.

Tassazione e registrazione del preliminare

Per la registrazione del contratto preliminare sono previste specifiche imposte:

  • Imposta di registro: 200 euro fissi.
  • Imposta di bollo: 16 euro ogni 4 facciate o ogni 100 righe, o 155 euro se il contratto è redatto come atto pubblico o scrittura privata autenticata.

Se il preliminare include un pagamento, si applicano ulteriori imposte proporzionali:

  • Caparra confirmatoria: 0,50% dell’importo.
  • Acconto sul prezzo: 3% dell’importo.

Tali pagamenti saranno detratti dall’imposta di registro dovuta al momento della registrazione del contratto definitivo e se l’importo versato per caparra e acconti supera l’imposta dovuta, è possibile richiedere un rimborso entro tre anni dalla registrazione del contratto definitivo.

Differenza tra acconto e caparra confirmatoria

La distinzione tra acconto e caparra confirmatoria è essenziale per il trattamento fiscale:

  • Acconto: Anticipazione del prezzo, soggetta a fatturazione con IVA e imposta di registro fissa di 200 euro.
  • Caparra confirmatoria: Non soggetta a IVA, ma soggetta all’imposta di registro proporzionale dello 0,50%.

Protezione del compratore: la trascrizione del preliminare

Per evitare rischi legati alla vendita dell’immobile a terzi o alla costituzione di diritti reali da parte del venditore, è consigliabile la trascrizione del preliminare nei registri immobiliari. Questo richiede l’intervento di un notaio e comporta ulteriori costi:

  • Imposta ipotecaria: 200 euro.
  • Tasse ipotecarie: 35 euro.

I mediatori immobiliari devono registrare i contratti preliminari stipulati attraverso la loro intermediazione e wuesto obbligo si estende ai contratti preliminari e all’accettazione delle proposte che portano alla conclusione di un preliminare.

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