Immediata la replica del Cremlino. “Tutte e quattro le isole sono territorio parte integrante della Federazione Russa – ha replicato il portavoce, Dmytri Peskov, in dichiarazioni riportate dall’agenzia Tass – Ovviamente ora che il Giappone è diventato un Paese ostile e si è unito a una serie di azioni ostili contro la Russia, è molto, molto difficile parlare di continuare i colloqui per un trattato di pace”.
Trenta giorni fa la Russia diceva lo stop ai negoziati per la firma di un accordo di pace che avrebbe dovuto porre fine a una contesa che risale al 1945, collegando la decisione ai passi ostili da parte della cara Tokyo, con un chiaro riferimento alle sanzioni contro Mosca. Il Giappone replicava con indignazione e protesta, accunsando un “comportamento assolutamente ingiustificato e completamente inaccettabile”.
“Occupate illegalmente dalla Russia”. Lo dice, per la prima volta, il Giappone di quattro isole che riguardano un’annosa disputa tra Tokyo e Mosca, con le relazioni tra i due Paesi precipitate dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Il Giappone si è unito alle sanzioni occidentali contro la Russia, che non ha tardato a replicare sulle isole dopo che Tokyo – come scrive l’agenzia Kyodo – è passata alla “linea dura” nella contesa territoriale con Mosca affermando nel documento annuale di politica estera diffuso oggi che le quattro isole delle Curili sono “occupate illegalmente” dalla Russia. E’ la prima volta dal 2003, sottolineano i media giapponesi riguardo la disputa che interessa le isole Etorofu (Iturup per i russi), Kunashiri (Kunashir), Shikotan e il gruppo di isole Habomai. Secondo il documento, le isole – le Curili meridionali per la Russia, Territori del Nord per il Giappone – sono parte “integrante” del Paese, descrizione – rileva la Kyodo – che dal 2011 non c’era mai stata nel rapporto. “I Territori del Nord – si legge – sono isole su cui il Giappone ha la sovranità e sono parte integrante del territorio del Giappone, ma ora sono occupate illegalmente dalla Russia“.