Conto termico e ecobonus: cosa conviene

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura

Il contribuente che deve migliorare i consumi della propria casa si farà la stessa domanda: in materia di agevolazioni fiscali, conviene attivarsi con la procedura del conto termico o scegliere l’Ecobonus?

Diventa più semplice, come nel caso del cambio della caldaia, avere la pazienza di ricevere, sotto forma di detrazioni fiscali, il 50% oppure il 65% ( a seconda del tipo di modello scelto), il costo sostenuto, ovvero mediante il più noto Ecobonus? La risposta non può essere univoca. Sarebbe meglio ottenere dopo il lavoro l’accredito (dopo l’accettazione della domanda) di un bonifico sul proprio conto corrente. Per  l’iter burocratico di supporto può risultare difficoltoso per un privato. Occorre ricordare, qualsiasi sia la scelta, che i due vantaggi non sono cumulabili.

Se scegli il conto termico, cosa puoi acquistare? La legge  è attualmente in fase di revisione con l’aggiornamento del DM 28/12/2012. Il suo obiettivo è guidare la popolazione verso tecnologie a impatto zero basate su forme di energia rinnovabili attraverso incentivi economici.
Per le amministrazioni statali:

  • Isolamento e isolamento del tetto;
  • Sostituzione di finestre o impianti idraulici;
  • Installazione di caldaie a condensazione;
  • Conversione di edifici in strutture a energia zero (o quasi zero);
  • Installazione di sistemi di illuminazione a basso impatto.
  • Installazione di impianti di riscaldamento.

Per i privati:

  • Installazione o sostituzione di impianti di riscaldamento.
  • Installazione della pompa di calore
  • Sistemi di pompaggio elettrici o a gas
  • Stufe a pellet
  • Termocamini e sistemi di riscaldamento combinati
  • Impianti fotovoltaici

A partire dal 19 luglio 2016 le domande di incentivazione possono essere indirizzate al GSE (Gestore Servizi Energetici) esclusivamente alle ESCO (aziende che migliorano gli impianti elettrici) in possesso di valida certificazione secondo la norma UNI CEI 11352. Gli incentivi possono essere incrociati in due modi:

Accesso diretto: questa è la soluzione per chi esegue piccoli interventi. Stabilisce che 60 giorni dopo il completamento dell’installazione delle nuove tecnologie, deve essere inviata alla ESCO una richiesta di incentivazione, indicando il dettaglio di tutti i costi sostenuti (fatture, preventivi, pagamenti effettuati).
Accesso su prenotazione: soluzione per tutti gli interventi e gli impianti non ancora ultimati. Tale regime può essere attuato solo da pubbliche amministrazioni o ESCO che agiscono in loro vece. In linea di massima è possibile richiedere un conto incentivante Conto Termico Pre-Lavoro per ricevere un acconto per effettuarlo.

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