Continuano i voucher per la banda ultra-larga a beneficio di PMI e Partite IVA

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
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Prorogati fino al 2023 anche i voucher per la banda larga e ultralarga: sono destinati alle piccole e medie imprese e ai professionisti, per i quali si attendeva il via libera dalla Commissione europea.

In cosa consistono questi Voucher ?

Il 15 dicembre è scaduto il provvedimento relativo alle obbligazioni ultralarghe. Lo ha affermato il ministro dell’Imprenditoria e delle Attività produttive, Adolfo Urso, nel corso delle audizioni nelle Commissioni di parità per le attività industriali della Camera (Commissione X) e del Senato (Commissione IX).
L’autorizzazione consentiva di utilizzare:
oltre 430 milioni, quasi tre quarti di tutte le risorse stanziate  restano inutilizzate.

I beneficiari saranno aziende e privati ​​posizionate in tutto il territorio nazionale, che potranno ricevere un contributo variabile da un minimo di 300 euro a un massimo di 2.500 euro, che sarà utilizzato per i servizi di comunicazione ad altissima velocità da 30 Mbps a 1 Gbps e oltre, per contratti di abbonamento di durata variabile, da 18 a 24 mesi.

Possono essere ancora richiesti fino a fine 2023

I voucher potranno continuare ad essere attivati ​​direttamente dagli operatori fino al 31 dicembre 2023, su richiesta dei destinatari delle tariffe pagate a titolo di sconto sul prezzo di vendita della tariffa di collegamento.

Le tappe di questo voucher e la sua importanza

Dal primo giorno di marzo, le imprese hanno potuto richiedere il “voucher connettività” per ottenere la banda ultra-larga (da 30 Mbit/s ad oltre 1 Gbit/s), direttamente agli operatori di telecomunicazioni, dando attuazione al decreto del 23 dicembre 2021.

Dal 23 maggio con decreto del 24 aprile questi sconti sono stati estesi anche alle partite IVA e autonomi.

L’obiettivo è di favorire la connettività a internet ultraveloce nonché la digitalizzazione del sistema produttivo, su tutto il territorio nazionale, avvalendosi peraltro delle risorse del PNRR per un massimo di 609 milioni di euro, l’ammontare cioè delle risorse stanziate dal ministero dello Sviluppo economico alla digitalizzazione del tessuto produttivo del Paese.

 

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