Conte e super green pass: guardiamo al mondo del lavoro

Di Gianluca Perrotti 2 minuti di lettura
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Parola di Conte: “il governo deve prendere atto di una situazione  in netto miglioramento ed alleggerire le misure per il mondo del lavoro

La situazioni covid in Italia sta migliorando. Oggi per esempio sono 38.095 i nuovi contagi,  secondo i datidel bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute, e si registrano inoltre altri 210 morti. Giuseppe Conte, il leader dei 5 stelle, dice allora stop all’obbligo del super green pass sui luoghi di lavoro ed afferma che:  “il governo deve prendere atto di una situazione  in netto miglioramento ed alleggerire le misure anti-Covid. Ho chiesto al governo, anche al premier Draghi, una revisione globale delle misure, un piano” per allentarle step by step, afferma nel corso di una diretta Instagram con Fanpage. In particolare, rimarca l’ex presidente del Consiglio incalzato dai giornalisti, “occhio all’obbligo di green pass rafforzato nei posti di lavoro per gli over 50 , una misura giusta, per Conte, nel momento in cui la curva era in salita, ma alla luce dei dati attuali, restare a casa senza una retribuzione non è più accettabile, soprattutto in tempi di crisi come questi“.

Per Conte occorre  inoltre ” predisporci per un piano autunnale e invernale per la pandemia, quando potrebbe esserci un ritorno, una recrudescenza, dunque predisporre nuove misure. Parlando delle critiche mosse dal centrodestra sulla riforma del catasto. Il M5S non vuole nessuna tassa patrimoniale o tassa sulla casa, l’ho ribadito anche a Draghi. Ieri si trattava di approvare una norma legata più in generale una delega fiscale, semplicemente per digitalizzare il catasto. Mi sembra assurdo, stiamo parlando di una delega e della possibilità di digitalizzare il catasto”. 

Di parere diverso Walter Ricciardi, consigliere scientifico del ministro della Salute per l’emergenza da coronavirus: “La pandemia ha distrutto economie e ha alterato il nostro modo di vivere. Io passo per menagramo, ma ci prendo perché basta usare i dati. La pandemia non è finita perché c’è la guerra in Ucraina”.

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